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Jeff Koons cambia tutto: ora a rappresentarlo è la Pace Gallery

Jeff Koons posa con la sua opera da record Rabbit Jeff Koons. Getty Images
Jeff Koons posa con la sua opera da record Rabbit
Jeff Koons posa con la sua opera da record Rabbit

Jeff Koons lascia le due storiche gallerie che lo rappresentavano (David Zwirner e Gagosian) e si accasa da Pace Gallery. Il primo grande appuntamento è fissato per il 2023 a New York.

Jeff Koons, uno dei più cari (se non il più caro) artisti viventi, ha annunciato un clamoroso cambio di bandiera. É notizia fresca la separazione dalle due gallerie che lo rappresentavano a livello internazionale: David Zwirner e Gagosian. Alle due major Koons era legato rispettivamente dal 2013 e 2001. Per questo sorprende la decisione dell’artista, che contestualmente ha annunciato il suo ingresso nella scuderia di Pace Gallery.

Non si tratta assolutamente di un passo indietro nella sua carriera, dal momento che anche Pace trova legittimo spazio nella ristretta cerchia delle top galleries mondiali. La galleria vanta infatti spazi permanenti a New York, Hong Kong, Seoul, Londra, Palo Alto e Ginevra.

Pace Gallery firma quindi, in via esclusiva, uno degli artisti più ricercati della contemporaneità. Il suo stile scultoreo è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo artistico e non solo, essendosi ritagliato uno spazio ben definito nell’immaginario comune.

Jeff ha cambiato il modo in cui percepiamo il mondo, la nostra cultura e noi stessi. Ha intuito un cambiamento culturale decenni prima di chiunque altro e ha superato quella barriera di elitarismo che isolava il mondo dell’arte.

 

Marc Glimcher Pace Gallery CEO and president

Architectural rendering of 540 West 25th Street, New York.Courtesy of Bonetti / Kozerski Architecture.
Architectural rendering of 540 West 25th Street, New York.Courtesy of Bonetti / Kozerski Architecture

Proprio per questo suo forte connotato pop Koons rimane un artista molto discusso, fortemente divisivo. Critica e pubblico non trovano un punto d’incontro sul giudizio da attribuirli, forse anche a causa della sua arte all’apparenza superficiale. Con l’intenzione di approfondire e diffondere la sua poetica, si sono quindi moltiplicate negli anni le esposizioni a lui dedicate. Significativa la retrospettiva che nel 2014 è partita dal Whitney Museum per muoversi poi al Centre Pompidou di Parigi e al Guggenheim Bilbao. In Italia arriva per la prima volta a luglio 2021, grazie alla mostra organizzata a Firenze da Palazzo Strozzi.

Chi invece non ha dubbi è il mercato, che lo ha incoronato come l’artista più costoso e ricercato. Appartiene a lui, infatti, il record per l’opera più cara venduta in asta da un artista vivente: Rabbit, che nel 2019 è stata venduta da Christie’s per $91.1 milioni.

Sulle ragioni che hanno portato a questa decisione, l’artista ha dichiarato:

A volte nella vita professionale possiamo trovarci a un bivio. Durante l’ultimo anno ho avuto l’opportunità di riflettere su ciò che vorrei ottenere con mio il lavoro e come portarlo al massimo potenziale, così ho deciso che un cambiamento nell’ambiente in cui il mio lavoro è esposto e supportato sarebbe stata una cosa positiva in questo momento.

La prima uscita ufficiale di Jeff Koons con Pace Gallery si terrà a Palo Alto e sarà incentrata su una singola opera. Nel 2023, a New York, il primo solo show comprensivo di una nuova serie di lavori.

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