Venezia. Il Magazzino del Sale della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova apre le sue porte ancora una volta al genio di Baselitz. Un genio che sembra voler giocare (e dialogare) con il padrone di casa, Emilio Vedova, fingendo di imitarlo nei tratti informali e scherzando allusivamente con i titoli dei quadri. L’individualità, l’unicità, l’esclusività sono i connotati essenziali del timbro dell’arte. Dal 20 maggio al 31 ottobre 2021 così il maestro tedesco è in scena con Vedova accendi la luce. Per l’occasione l’artista ha creato per l’esposizione alcune opere realizzate secondo una pittura “alla maniera” di Vedova, un omaggio dell’artista tedesco al Maestro veneziano. Sono anche esposti altri lavori inediti dedicati al tema del cosiddetto “gelato” (Speiseeis).
Vedova e Baselitz erano legati non solo da un’intesa artistica, ma anche da una profonda e duratura amicizia fin dai primi anni Sessanta, nata nella Berlino divisa dal muro, dove Vedova visse per circa due anni e dove realizzò l’Absurdes Berliner Tagebuch ‘64.
Già due anni or sono, Baselitz fu eccezionale curatore, sempre nello spazio del Magazzino del Sale, della mostra Emilio Vedova di/by Georg Baselitz, in cui presentava una scelta di opere vedoviane degli anni ’50 e degli anni ’80. Particolarmente vivo, poi, è ancora il ricordo dell’omaggio che Baselitz fece alla Biennale di Venezia del 2007 all’amico veneziano subito dopo la sua scomparsa con una serie di quadri di straordinaria forza espressiva.
Così Baselitz ricorda in una lettera il suo primo incontro con la pittura di Vedova: “Comperai un quadro di Emilio, il Manifesto universale del 1957, da Rudolf Springer, lo comperai come documento, il mio primo sguardo verso ovest, a Berlino quella volta, un quadro astratto, con un suo fondamento (Piranesi) e una sua veemenza, da innamorarcisi.”
La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e la Città di Venezia, dunque, hanno – come ricorda Philip Rylands nella sua introduzione al catalogo della mostra – “la fortuna di avere Georg Baselitz in mostra nei grandiosi spazi dei Magazzini del Sale, l’ex studio di Emilio Vedova. Non solo per il piacere di accogliere un artista della sua statura, ma anche perché, nonostante la morte di Vedova nel 2006, il dialogo continua. Si può dire di ogni grande artista che la sua eredità non si limita alla sua opera, ma si estende ai contesti e alle affinità che quell’opera riportano in vita. L’amicizia tra Vedova e Baselitz ne sono un esempio”.
Venezia, Magazzino del Sale – Zattere 266
20 maggio – 31 ottobre 2021
dal mercoledì alla domenica
10.30 – 18.00
La mostra è organizzata in collaborazione con Galerie Thaddaeus Ropac, London – Paris – Salzburg.