Un capolavoro concesso dal Complesso monumentale della Pilotta di Parma approda oltreoceano nella grande mostra Paolo Veneziano: Art and Devotion in 14th-Century Venice al Getty Center di Los Angeles fino al 3 ottobre 2021. Si tratta della Crocifissione e la Madonna con il Bambino, trittico su fondo oro datato tra il 1330 e il 1340.
Quella proposta dal Getty è la prima mostra monografica internazionale riservata all’artista Paolo Veneziano che aveva bottega nella Venezia del tardo medioevo. L’esposizione, curata dal Senior Curator of Paintings Davide Gasparotto, eccezionalmente propone anche alcune opere del Maestro veneziano per la prima volta ricomposte grazie ai prestiti dei diversi musei che ne conservano singole porzioni.
Paolo Veneziano guidò la prima bottega pittorica nella Venezia tardo medievale, producendo opere che vanno dalle grandi pale d’altare complesse, ai piccoli dipinti destinati alla devozione personale. Questa mostra tematica riunisce pannelli che originariamente formavano un insieme più grande ma che oggi sono sparsi in diverse collezioni. La ricostruzione, insieme agli altri suoi dipinti, si trova sullo sfondo della cultura visiva unica e cosmopolita della città.
Con materiali e tecniche che arrivavano nella sua città natale da Bisanzio, dall’Africa e dall’Asia, Paolo Veneziano ha prodotto una vasta gamma di opere visivamente ricche, tra cui elaborate pale d’altare composte da numerosi pannelli dipinti collocate all’interno di cornici intagliate in legno dorato.
Il trittico del Complesso è un’opera di fondamentale importanza per la mostra del Getty in quanto si tratta di una versione completamente integra che consentirà di offrire una eccezionale opportunità di confronto per la ricostruzione di un altro trittico dell’artista le cui parti frammentate si trovano al Getty, ad Avignone, a Worcester e a Washington.
L’istituzione statunitense, tra l’altro, sta sostenendo il restauro di una pala di Girolamo Mazzola Bedoli raffigurante la Sacra famiglia con i santi Caterina e Giovannino. La grande tela che si trovava in cattive condizioni conservative, dopo una ricerca che ne documenti le vicende storico-critiche e l’intervento di restauro, sarà esposta nelle nuove sale dell’Ala Nord dedicate alla pittura emiliana del Cinquecento e Seicento -in corso di riallestimento- insieme alle altre opere dell’artista parmense, appartenenti al patrimonio storico artistico del Complesso monumentale della Pilotta.
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