Quante volte, osserva Andrea Tornielli, ci è capitato, “aprendo un vecchio libro di preghiere o un messale antico trovato tra le bancarelle o dal rigattiere, di aprire una pagina e trovarvi la sorpresa di un santino”. Certo, prosegue, “parlar di ‘santini’ nell’epoca di Internet e di Facebook può sembrare cosa da nostalgici. La Chiesa oggi, è in prima linea sul Web, anche se la comunicazione telematica non potrà mai sostituire quella interpersonale, l’unica veramente efficace, quella attraverso la quale il cristianesimo si è diffuso, come per lento contagio, di testimonianza in testimonianza”.
Piccole icone di carta, testimonianza di una fede popolare, i santini rivivono nelle collezioni degli amatori (l’Unificato, la casa editrice di Milano specializzata in editoria del collezionismo, anni fa santini ha dedicato due bei cataloghi che si possono acquistare con lo sconto), mentre la milanese Nadia Nespoli, diplomata all’Accademia di Brera specializzandosi in arte sacra e contemporanea, impegnata nel sociale (dal 2012, infatti, conduce il Laboratorio Artemisia presso la Casa di reclusione di Milano-Bollate, curando esposizioni collettive) interpreta e realizza santini d’arte che si appresta a presentare al pubblico nell’ambito della seconda edizione del festival cinematografico Sacrae Scenae, il primo festival internazionale dedicato alle devozioni popolari, in calendario dal 27 al 29 agosto presso la Casa del Pellegrino di Ardesio, Bergamo, e nello spazio antistante il Santuario della Madonna delle Grazie. La chiesa, di ispirazione barocca, eretta a partire dal 1608 in memoria della prodigiosa apparizione di Maria a due bambine del paese, e al cui interno sono esposti gli ex voto a Maria.
In modo simile, Nadia Nespoli si appresta ad allestire “un muro di madonnine”: una parete di 16mq ricoperta da 300 immaginette della Madonna dipinte a mano. “In ciascuno di questi piccoli dipinti”, rivela l’artista, “la luce e la trasparenza dell’icona sono il senso sacro della costruzione, sono le ‘mattonelle’ che compongono lo stesso muro”.