Suono e immagine intrecciati, impressi in un’unica opera. Questa la sintesi estrema della pratica artistica di Manuel Fois, in mostra alla Galleria 10 A.M. ART di Milano. Dal 21 ottobre al 16 dicembre 2021.
Suono e immagine intrecciati, impressi in un’unica opera. Questa la sintesi estrema della pratica artistica di Manuel Fois (1995). La sua opera si nutre dell’esperienza del suono ambientale, trasportandolo poi in forma di serigrafia. Ne risultano oggetti ibridi, caratterizzati da una doppia natura tecnologica e artistica.
Manuel Fois crea le sue serigrafie esclusivamente in bianco, grigio e nero, non-colori neutri e minimalisti che ne sottolineano la freddezza tecnica. Sono i codici digitali di alcuni luoghi scelti e dei loro suoni peculiari. Contengono nei loro glitch l’intero processo di creazione: la scelta del luogo, gli specifici suoni registrati per ore, la traduzione del materiale in file audio digitali, l’analisi e la ricerca di un momento interessante che viene isolato e trasformato in un pezzo unico mediante il processo della serigrafia.
Alla stampa viene applicato uno specchio riflettente, che attira il visitatore e crea l’illusione della profondità, scava spazi profondi nella superficie, intrecciando i glitch in un arazzo visivo di suoni.
Per la sua prima mostra alla Galleria 10 A.M. ART, Manuel Fois ha quindi creato opere in realtà aumentata (AR), che idealmente implementano la simultaneità tra reale e digitale/virtuale. Con il proprio smartphone, ogni visitatore ha la possibilità di interfacciarsi con le opere ascoltando le tracce audio originali. Così facendo la sorgente uditiva e la sua manifestazione visiva si ricongiungono. L’artista crea nelle sue opere spazi acustici di esperienza a livello visivo: il suono diventa fonte primaria della descrizione e l’udito funzione essenziale dell’esperienza.
Un’esperienza completa e complessa, come ben esemplificato dal titolo dell’esposizione. Between 99HFD3L and P023ESB due opere in mostra – la prima e l’ultima del percorso espositivo – alludendo a tutte le altre come punti intermedi di un percorso di ricerca continuo e costante. Una ricerca che vuole oltrepassare il confine tra sentire e vedere, avendo ben a fuoco l’obiettivo di una nuova estetica.