L’asta più preziosa di sempre si avvicina. La Macklowe Collection – 65 opere dal valore complessivo stimato di $600 milioni – sarà esitata il 15 novembre a New York da Sotheby’s. La raccolta apparteneva ai coniugi Macklowe, che in circa 70 anni hanno collezionato più di 150 opere.
Una collezione assemblata con criterio e sistematicità, tanto che i due sono diventati punto di riferimento nel sistema artistico. Linda, per esempio, fa tuttora parte del board del Met e del Guggenheim Museum. Dopo 50 anni di matrimonio, i due hanno deciso di separarsi. Durante la procedura di divorzio, nel 2018, un giudice di New York ha imposto al magnate immobiliare Harry Macklowe e a sua moglie Linda di vendere 65 opere d’arte e di dividerne i proventi. E ora eccoci qui.
La Collezione Macklowe passa in rassegna l’intero spettro dei maestri europei e americani dall’ultima metà del XX secolo al primo decennio del 21° secolo. Dall’omaggio di Picasso al suo amico Guillaume Apollinaire (Projet pour un monument à Guillaume Apollinaire, stima $15-20 milioni), concepito nel 1928 e scolpito nella sua attuale forma in acciaio nel 1962, a opere molto recenti come Untitled (Fold) di Tauba Auerbach, eseguita nel 2011.
A testimoniare la lungimiranza con cui la collezione è stata assemblata, la maggior parte delle opere sono state acquistate prima che gli artisti in questione ottenessero un grande successo sul mercato, spesso addirittura al momento della loro creazione. Tra queste Aqualung di Jeff Koons, Untitled #44 di Agnes Martin e 11 (a Léger) di Brice Marden, tutti acquistati nello stesso anno in cui furono realizzati.
Inoltre le opere rivelano, a un attenta analisi, connessioni inaspettate e introvabili nella regolare storia dell’arte. Per esempio, Le Nez di Giacometti (un calco a vita concepito nel 1947) è stato acquisito proprio nello stesso anno di Untitled (Butt) di Robert Gober (1991-94). Due opere apparentemente disparate, create a una cinquantina di anni di distanza, allacciate all’interno della collezione.
Con altre opere, la connessione è più immediata: No. 7 di Mark Rothko del 1951 è stato dipinto lo stesso anno dell’intenso e calligrafico Number 17 di Jackson Pollock, entrambi esempi del nascente movimento espressionista astratto americano.
Secondo Sotheby’s, la vendita di Macklowe arriva sul mercato con la stima più alta mai posta su una singola collezione all’asta. Rivaleggia con la vendita della collezione Rockefeller, tenuta da Christie’s nel 2018, che ha guadagnato $832 milioni, contro una stima di $ 500 milioni. Se le proporzioni venissero confermate, la collezione Macklowe diventerebbe quindi la più cara di sempre.
Qui altri highlight dal catalogo che interamente visibile a questo link.
Lot 8, Philip Guston, Strong Light, 1976. Stima $8-12 milioni
Lot 9, Cy Twombly, Untitled, 2007. Stima $40-60 milioni
Lot 16, Jeff Koons, Aqualung, 1987. Stima $8-12 milioni
Lot 4, Brice Marden, 11 (to Léger), 1977-8. Stima $15-20 milioni
Lot 11, Jackson Pollock, Number 17, 1951. Stima $25–35 milioni
Lot 20, Franz Kline, Crosstown, 1955. Stima $12-18 milioni