Print Friendly and PDF

La stanza degli schiavi. Nuova eccezionale scoperta a Pompei IMMAGINI E VIDEO

La stanza degli schiavi, a Pompei La stanza degli schiavi, a Pompei
La stanza degli schiavi, a Pompei
La stanza degli schiavi, a Pompei

Dagli scavi della villa di Civita Giuliana a Pompei emerge un nuovo ambiente in eccezionale stato di conservazione, la stanza degli schiavi

Pompei è la prova che quando l’Italia crede in se stessa e lavora come una squadra raggiunge traguardi straordinari ammirati in tutto il mondo”. Questo il primo commento del Ministro della Cultura, Dario Franceschini, alla notizia della nuova incredibile scoperta annunciata oggi dal Parco Archeologico di Pompei. Dagli scavi della villa di Civita Giuliana emerge infatti un nuovo ambiente in eccezionale stato di conservazione: la stanza degli schiavi. Uno scavo che offre uno sguardo straordinario su una parte del mondo antico che normalmente rimane all’oscuro. Dalla quale affiora uno spaccato rarissimo della realtà quotidiana degli schiavi.

 

 

 

Grazie a questo nuovo importante ritrovamento si arricchisce la conoscenza sulla vita quotidiana degli antichi pompeiani, in particolare di quella fascia della società ancora oggi poco conosciuta”, ha concluso Franceschini. Grazie all’affinamento della tecnica dei calchi inventata da Giuseppe Fiorelli nell’Ottocento, sono stati portati alla luce letti e altri oggetti in materiali deperibili. Che permettono di acquisire nuovi interessanti dati sulle condizioni abitative e di vita degli schiavi a Pompei e nel mondo romano.

 

La stanza degli schiavi, a Pompei
La stanza degli schiavi, a Pompei

Modesti alloggi

Il rinvenimento è avvenuto non lontano dal portico della villa dove, nel gennaio 2021, fu scoperto un carro cerimoniale attualmente in restauro. A pochi passi da lì emerge ora uno dei modesti alloggi degli addetti che si occupavano del lavoro quotidiano in una villa romana, inclusa la manutenzione e la preparazione del carro. Nell’ambiente, dove sono state trovate tre brandine in legno, infatti, è stata rinvenuta una cassa lignea con oggetti in metallo e in tessuto che sembrano far parte dei finimenti dei cavalli. Inoltre, appoggiato su uno dei letti, è stato trovato un timone di un carro, di cui è stato effettuato un calco.

 

 

 

Si tratta di una finestra nella realtà precaria di persone che appaiono raramente nelle fonti storiche, scritte quasi esclusivamente da uomini appartenenti all’élite. E che per questo rischiano di rimanere invisibili nei grandi racconti storici”, ha dichiarato il Direttore Generale, Gabriel Zuchtriegel. “È un caso in cui l’archeologia ci aiuta a scoprire una parte del mondo antico che conosciamo poco, ma che è estremamente importante. Quello che colpisce è l’angustia e la precarietà di cui parla questo ambiente, una via di mezzo tra dormitorio e ripostiglio di appena 16 mq”.

https://cultura.gov.it/

Commenta con Facebook