“Questa mostra è un incontro di due tipi di grafica: quella antica degli uomini primitivi e quella di oggi”. Un’affermazione quantomeno curiosa, se si pensa che la relazione è tra l’arte rupestre degli uomini primitivi della Valcamonica e il design di oggi. Parla Christopher Chippindale, il professore inglese dell’Università di Cambridge che si trova a Milano per l’inaugurazione della mostra multimediale “Pitoti”, dal 2 ottobre al 4 novembre alla Triennale di Milano (ingresso gratuito grazie al sostegno dell’Unione Europea che ha inserito la mostra nel Culturale Programme 2007-2013).
“Pitoti” significa incisione rupestre in dialetto camuno, e il fatto che la mostra abbia questo nome manifesta l’intento finale che operazione vuole ottenere: avvicinare le persone al mondo preistorico, solitamente non troppo approfondito e studiato. L’arte rupestre può diventare un linguaggio artistico più vicino a noi, più conosciuto e quindi più coinvolgente. E,vedendo la mostra, questo messaggio arriva: effettivamente le forme delle figure delle incisioni rupestri potrebbero essere l’ultima elaborazione di uno studio di design. “Pitoti” propone quindi una nuova luce, contemporanea, di riscoperta, per rivedere un patrimonio che risale alle origini dell’umanità. In mostra proiezioni fotografiche e gigantografiche di incisioni che, attraverso foto HD e varie tecniche, evidenziano i minimi particolari delle figure sulla roccia. O interventi di animazione che integrano cio’ che è esposto, arrivando a ipotizzare l’intera storia che sta dietro alle incisioni e avanzando anche ipotesi sulla vita quotidiana delle popolazioni preistoriche che hanno vissuto in Valcamonica. Tra touch screen, visioni a panorama dei luoghi della Valcamonica, oltre a suoni e musiche di sottofondo, i visitatori potranno compiere un vero e proprio viaggio nel mondo camuno come specchio della nascita di tutta l’umanita’.
Una mostra comunicativa, rivolta al grande pubblico e allo stesso tempo una mostra che e’ il risultato di anni di studio e approfondimenti sul campo. Un progetto digitale, facilmente replicabile e trasportabile, tant’è che già sono previste tre tappe, o siti di permanenza (temporanea): dopo la Triennale a Milano, a marzo 2013 la mostra si sposterà al Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università di Cambrige, e nel 2014 sarà a Vienna. Sarà la prima mostra che può partecipare anche a manifestazioni speciali e festival cinematografici, infatti si avrà una specifica comunicazione del progetto già a settembre 2012 all’interno della “18th European Archaeological Association (EAA) Conference” di Helsinki, in Finlandia. Ssarà presentata, sempre a settembre 2012, anche al Cambridge Film Festival, il festival del cinema archeologico, e la Accademy of Los Angeles si è già interessata di rappresentare con questo lavoro l’Europa in una mostra sul “pre-cinema” negli Stati Uniti nel 2013.
SCHEDA TECNICA:
“Pitoti”
Milano
2 ottobre-4 novembre 2012
Triennale
Curata dall’architetto Claudio Gasparotti (Studio Aura)
Ingresso gratuito
Orari: martedì-domenica, ore 10.30-20.30. Giovedì fino alle 23. Lunedì chiuso
Centro Camuno Studi Preistorici, via Marconi 7, 25044, Capo di Ponte (Bs). Tel. 0364-42091, info@ccsp.it, www.arterupestre.it,www.incisionirupestri.com Triennale di Milano, 02-724341, www.triennale.org, www.pitoti.org.