La Biblioteca comunale degli Intronati di Siena si aggiudica i rari volumi delle Vite per 43.750 euro all’asta Pandolfini
“Un esemplare di notevole valore per gli studi storico artistici e di eccezionale interesse per la nostra città”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi commenta l’acquisizione della preziosa edizione delle Vite del Vasari andata all’asta da Pandolfini lo scorso mercoledì 15 dicembre 2021. Ad aggiudicarsi i rari volumi è stata infatti la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena, per 43.750 euro. I tre volumi che compongono l’opera sono quelli pubblicati da Giunti a Firenze nel 1568, seconda versione ampliata e rivista dal biografo degli artisti della sua più celebre impresa letteraria. E hanno la peculiarità di recare numerose annotazioni, tra le quali emergono quelle del pittore Federico Zuccari, nel terzo tomo. Lo stesso artista aveva postillato altre due copie della medesima edizione vasariana, una oggi alla Bibliothèque nationale di Parigi e l’altra alla Biblioteca Nacional de España di Madrid poi posseduta, e chiosata, da El Greco.
L’esemplare acquistato dalla Biblioteca comunale degli Intronati riveste però anche un altro motivo di straordinario interesse. Poiché si tratta proprio di quello utilizzato dallo studioso Gaetano Milanesi per le due edizioni delle Vite di Vasari da lui curate, prima nel 1846-1857 e poi tra 1878 e 1885. Il terzo libro era appartenuto al cavalier Alessandro Saracini che fu Soprintendente all’Istituto di Belle Arti. E partecipò all’intensa vita culturale senese a cavallo delle due metà del secolo XIX. Dopo l’impiego di Milanesi – che trascrisse abbondantemente, ma non integralmente, le note dello Zuccari – di questi volumi delle Vite si era smarrita ogni traccia. Tanto che la maggior parte degli studiosi li riteneva ormai perduti.
Un esempio
La possibilità di un esame diretto dopo più di un secolo e mezzo condurrà certamente a nuove scoperte e puntualizzazioni sulla storia dei volumi. E sul contenuto delle note manoscritte. Così come un confronto con gli esemplari postillati da Zuccari conservati a Parigi e Madrid consentirà di meglio definire la cronologia e la portata critica e documentaria delle postille del grande pittore manierista. E il Comune di Siena trova il modo di farsi esempio di come una pubblica amministrazione dovrebbe investire nella cultura e nel patrimonio storico-artistico. Cosa purtroppo in Italia sempre più rara…