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Nuova edizione del Codex Seraphinianus, l’enciclopedia visionaria di Luigi Serafini

A quarant’anni dalla prima pubblicazione il codice miniato fantastico e misterioso, creato dall’artista Luigi Serafini, continua ad affascinare con le sue tavole rivelatorie eppure sfuggenti. Le pagine del Codex Seraphinianus danno vita a un mondo parallelo e surreale, a una vera enciclopedia del fantastico ancora da decifrare. Lo si può scoprire nella nuova edizione pubblicata da Rizzoli.

Dal 1981, anno della sua prima pubblicazione con Franco Maria Ricci, il Codex Seraphinianus è diventato un oggetto di culto in tutto il mondo. Ha affascinato una generazione di artisti, lettori e critici. Ha generato lunghi dibattiti sui suoi significati e sulla sua origine. É un’enciclopedia visiva di un mondo sconosciuto scritta in una lingua sconosciuta. E per questo ancora più affascinante.

Il volume, celebrato come uno dei più bei libri d’artista contemporanei, ha creato derivazioni e contaminazioni in tutti i media: dalla rete alla musica, fino al cinema. Tra gli estimatori celebri ci sono stati Roland Barthes (che lo lesse in anteprima, quando ancora non era stato pubblicato) e Italo Calvino, che lo definì “L’enciclopedia di un visionario”.

Con l’avvento dell’era digitale e delle nuove forme di comunicazione questo libro ha acquistato, se possibile, ancora più rilevanza e unicità. Per questa nuova edizione celebrativa del 40° anniversario dalla prima uscita, Luigi Serafini ha arricchito il corredo di immagini con diciassette nuove tavole e ha progettato una nuova confezione per l’edizione Deluxe in bilico fra il libro d’arte e l’oggetto di design.

Biografia

Luigi Serafini è un artista poliedrico. Ha lavorato in Italia e all’estero. Ha illustrato scritti di Franz Kafka e Michael Ende. Il Codex Seraphinianus, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci e dal 2006 in successive edizioni, è diventato un grande successo internazionale. Le tavole originali del Codex sono conservate presso il museo del Labirinto della Masone, vicino a Parma. Nel 2007 il Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano gli ha dedicato Luna-Pac, una ‘mostra ontologica’ di grande successo. Dal 10 ottobre 2020 a gennaio 2021 il Centre régional d’art contemporain (CRAC) di Sète dedica una mostra all’universo surrealista del Codex e del suo autore.

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