Il FAI esprimerà la vicinanza al popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera e raccogliendo fondi per il recupero del patrimonio culturale ucraino
“I giorni cupi, amari e interminabili che stiamo vivendo con la guerra in Ucraina non consentono al nostro cuore la lievità che un tale festeggiamento richiede”. Queste parole del presidente Marco Magnifico hanno accompagnato la presentazione delle Giornate FAI di Primavera, in programma sabato 26 e domenica 27 marzo. Il riferimento, ovviamente, è al popolo ucraino dilaniato dalla guerra in corso. Rispetto al quale il FAI ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà. Esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione.
Il Fondo Ambiente vuole dare però anche un contributo concreto, e perciò si impegna a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese. Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere il progetto, con un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro. Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia. Visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.
400 città
Nel prossimo weekend verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico. Esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni. E visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili. Che nascono dall’impegno messo in campo per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.