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Gli spazi emotivi di Lawrence Carroll in una grande antologica al MADRE di Napoli

Photo credit Lucy Jones Carroll, 2016 / Courtesy Lawrence Carroll Studio Photo credit Lucy Jones Carroll, 2016 / Courtesy Lawrence Carroll Studio
Photo credit Lucy Jones Carroll, 2016 / Courtesy Lawrence Carroll Studio
© Lucy Jones Carroll, 2016 / Courtesy Lawrence Carroll Studio
Dal 25 marzo al 5 settembre 2022 il Museo MADRE di Napoli ospita un’ampia antologica dedicata all’artista americano Lawrence Carroll, scomparso nel 2019 a 65 anni.

A cura di Gianfranco Maraniello e in collaborazione con Lucy Jones Carroll, dell’Archivio Lawrence Carroll, il percorso espositivo racconta la poetica del pittore statunitense di origini australiane, interprete cosmopolita il cui lavoro non può essere classificato o relegato ad un’unica tendenza artistica ma al contrario, indaga la stessa possibilità di fare pittura e fotografia. Lawrence Carroll nasce a Melbourne nel 1954 per poi trasferirsi negli Stati Uniti, dove studia presso l’Art Center College of Design di Pasadena. Nel 1989 viene incluso da Harald Szeeman, insieme a Bruce Nauman e Joseph Beuys, alla collettiva Einleuchten ad Amburgo. Successivamente esporrà le sue opere nei più importanti centri espositivi per l’arte contemporanea, come il Guggenheim di New York, il National Museum of Modern Art di Tokyo e la Biennale di Venezia. 

Lawrence Carroll, Untitled / Senza titolo, 2013. Collezione privata. In comodato a Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli. Foto © Amedeo Benestante. | Lawrence Carroll, Untitled, 2013. Private collection. On loan to Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Naples. Photo © Amedeo Benestante.
Lawrence Carroll, Untitled / Senza titolo, (2013) Collezione privata. In comodato a Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli. Foto © Amedeo Benestante

L’arte di Carroll è caratterizzata da una quasi totale assenza di figurazione e da una forte attenzione al supporto, che, attraverso la monocromia del colore, spesso fatto di ocra, gialli e avori, si trasforma in spazio emotivo, carico di significato. La tela non è mai integra, ma è piuttosto stratificata, ricucita, in modo lirico e violento: il gesto pittorico evoca una dimensione umana e dilatata del tempo; attraverso la fusione di scultura e pittura le sue opere celano differenti livelli di lettura e di interpretazione.

Lawrence Carroll, Installation, Museo Correr, Venice, 2008
Lawrence Carroll, Installation, Museo Correr, Venice, 2008
Lawrence Carroll “Snowball”(2019), AP, Edition of 5
Lawrence Carroll, Snowball (2019), AP, Edition of 5

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