Il prossimo 11 maggio da Pandolfini a Firenze sono di scena i dipinti antichi e del XIX secolo
Il catalogo di Dipinti Antichi sarà esitato l’11 maggio e si può considerare un estratto di storia della pittura tra il Quattro e il Settecento, con alcune sezioni molto ben rappresentate a cominciare da un importante nucleo di tavole fiorentine e senesi, da sempre punto di forza della casa d’aste.
Fra queste emerge un SAN BERNARDINO, raffinata immagine dipinta a tempera e oro su tavola, uscita dalla una delle botteghe più importanti del primo Rinascimento senese, quella di Sano di Pietro, per la quale sono richiesti 20.000/30.000 euro. A tempera e oro su tavola è anche l’ANNUNCIAZIONE di Giovanni di Ser Giovanni, il fratello minore di Masaccio noto con il soprannome di Scheggia, che è offerta a 60.000/80.000 euro, mentre è di 70.000/100.000 euro la stima con cui è posta in vendita la MADONNA DELL’UMILTÀ, opera del raro pittore di Colle Val d’Elsa Cennino Cennini, celebrato autore del primo manuale pratico di pittura, il “Libro dell’Arte”.
Nell’ambito del ritratto, si trovano due tavole realizzate da Daniele Crespi che rappresentano cantori, ciascuna con la stima di 10/15mila euro: sono piccole, belle e particolarmente attraenti anche per la rarità sul mercato di opere del pittore lombardo morto molto giovane.
Per il Seicento genovese, emerge il RITRATTO MASCHILE di Giovanni Bernardo Carbone la cui richiesta è di 6.000/8.000 euro, protagonista di numerose mostre in calendario questa primavera, a cominciare da “Super Barocco” alle Scuderie del Quirinale.
D’interesse per i collezionisti di nature morte sono le tre composizioni di fiori e frutta di Abraham Brueghel tra le quali emerge una NATURA MORTA ALL’APERTO CON SCIMMIETTA presentata con una richiesta di 30.000/50.000 euro. In un gruppo di paesaggi e vedute, spicca FIGURE CON ANIMALI ENTRO PAESAGGIO, grande tela ad olio di Philip Roos detto Rosa Da Tivoli.
Il dipartimento di Dipinti e Sculture del XIX secolo presenta scuole italiane dell’Ottocento e del primo Novecento. La scuola veneta è presente con opere di Beppe Ciardi, Angelo Dall’Oca Bianca ed Ettore Tito presente con scorcio di VENEZIA, un olio su compensato che più che ritrarre la città lagunare ce la fa immaginare con le persone pronte a salire su un vaporetto e le gondole ormeggiate, firmato e datato “914”, per il quale sono richiesti 8.000/12.000 euro, mentre per, mentre per la scuola lombarda ricordiamo le opere di Mosè Bianchi.
Per la ritrattistica femminile presenti esempi di Giuseppe Bezzuoli, Pietro Scoppetta, Luigi Serena, il raro Lino Selvatico, Felice Carena e il macchiaiolo Silvestro Lega, autore di TESTA FEMMINILE, un olio su tavoletta firmato che è offerto a 6.000/9.000 euro. RITRATTO DI SIGNORA, sorridente e serena nel sua abito nero a cui fa contrasto e dona luminosità un bel mazzo di mimose in un trasparente vaso di vetro verde, dipinto da Felice Carena è offerto a 8.000/15.000 euro.
Belli la maternità di Vincenzo Irolli (9.000/15.000 ) e L’amore degli Angeli di Domenico Morelli (15.000 / 25.000).
Per il primo Novecento segnaliamo in catalogo un gruppo di opere di Mario Cavaglieri e una di Plinio Nomellini con il suo TEMPIO DI AGRIGENTO, quasi un’istantanea di un caldo pomeriggio soleggiato di un’estate siciliana, l’opera, firmata e realizzata a olio su tela applicata su compensato, è inserita in catalogo con la richiesta di 8.000/12.000 euro.
11 MAGGIO 2022
DAL RINASCIMENTO AL PRIMO ‘900. PERCORSO ATTRAVERSO CINQUE SECOLI DI PITTURA
Asta, 1117
FIRENZE
Palazzo Ramirez Montalvo
ore 15.00
Lotti 1 – 104
www.pandolfini.it