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Dalle monete dei Gonzaga a un raro progetto in oro con Vittorio Emanuele III. In asta a Torino

Lotto 574
Ferdinando Gonzaga (1612-1626) – Doppia 1613 – Diritto: busto del Duca a sinistra in abito cardinalizio – Rovescio: Pisside sorretta da due angeli semi inginocchiati a affrontati – gr. 6,48 
Base asta: € 5.000

In arrivo l’asta di Numismatica da Bolaffi a Torino. Oltre duemila lotti tra monete, banconote e medaglie

Mantova celebra e festeggia il 550° anniversario della posa della prima pietra della basilica di Sant’Andrea (12 giugno 1472) e la morte (25 aprile 1472) di Leon Battista Alberti che la progettò per conservare le reliquie della terra imbevuta del sangue del Salvatore, portate nel luogo ove sorse Mantova dal soldato romano Longino, che trafìsse con la propria lancia il costato di Cristo.

Reliquie preziosissime, dunque, che conobbero varie vicissitudini fino allo sfregio napoleonico, che per Mantova furono motivo di prestigio e di vanto, oltre che richiamo per imperatori e papi che accorsero a venerare il “prezzo della nostra redenzione”. E che i signori di Mantova fecero rappresentare sulle proprie monete a partire dal 1400.

Lotto 574

Bolaffi, nell’incanto del 26-27 maggio, propone una doppia del 1613 mandata a battere dal cardinale Ferdinando Gonzaga, sesto duca di Mantova e duca del Monferrato dal 1612 al 1626. Al diritto campeggia il busto del duca cardinale, al rovescio due angeli inginocchiati sorreggono il sacro vaso. Stima: 5.000 euro tondi.

Oltre duemila i lotti dell’incanto della casa d’aste torinese che spaziano in vari settori monetari. A cominciare da alcune monete celtiche della Gallia, come l’emistatere della prima metà del secondo secolo prima di Cristo con immagini piuttosto ingenue, come il lupo che al rovescio attacca i cavalli al galoppo che trainano la biga. Stima: 2.000 ero.


Lotto 1
Aulerci Eburovici – Emistatere databile alla prima metà del II Secolo a.C. – Diritto: testa maschile laureata a sinistra – Rovescio: biga al galoppo verso destra; in basso, un lupo che attacca i cavalli – gr. 3,39 – Rara – Migliore di SPL – Proveniente dell’asta leggi tutto Base asta: € 2.000 Più IVA ordinaria

 

Top price della vendita, una non-moneta. Il progetto in oro che Egidio Boninsegna realizzò nel 1908 con grande bravura, con il profilo di Vittorio Emanuele III al diritto e l’Italia appoggiata ad un aratro. La stima di 200.000 euro è giustificata dal fatto che si tratta di un pezzo veramente raro, tanto che l’unico passaggio sul mercato, listino De Falco, risale al 1951.

Centomila euro sono invece richiesti per le 12 doppie e mezzo del 1650 coniata nella zecca di Genova, utilizzando 83,35 grammi d’oro. Al diritto la Vergine seduta sulle nubi con il Bambino, e al rovescio la croce con quattro angioletti.

 

Lotto 903
Progetto in oro del 100 Lire 1908 – Zecca: Milano – Diritto: effigie del Re a destra – Rovescio: allegoria dell’Italia stante a sinistra appoggiata ad un aratro; in basso, a destra, la dicitura PROVA – Diametro mm. 36, peso gr. 25,75 
Base asta: € 200.000
Lotto 903

Lotto 554
Governo dei Dogi Biennali (1528-1797) – 12 Doppie e mezzo 1650 – Zecca: Genova – Diritto: la Vergine con il Bambino coronata di stelle e seduta sulle nubi – Rovescio: croce ornata accantonata da quattro teste alate – gr. 83,35 
Base asta: € 100.000

Naturalmente molte altre monete proposte sono alla portata di tutte le borse. E’ questo il caso di una sequenza di 100 lire d’oro del Vaticano, offerte talvolta assieme agli spiccioli battuti con altro metallo, oppure da sole.  Un esempio. La serie completa del 1929, con le 100 lire d’oro quindi, parte da 300 euro, come le 100 lire Anno Santo del 1950, di Pio XII, quindi.   

 

MONETE, BANCONOTE E MEDAGLIE 
Giovedì 26 maggio 2022 dalle ore 9.30
lotti 1-1112
Venerdì 27 maggio 2022 dalle ore 9.30
lotti 1113-2162

Spazio Bolaffi, corso Verona 34D, Torino

www.astebolaffi.it

 

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