Il designer inglese Tom Dixon presenta nella sede milanese di Sotheby’s 20 pezzi inediti per festeggiare i suoi vent’anni di carriera.
Tra le figure chiave sul panorama del design internazionale, Tom Dixon inaugura la mostra Twenty, ospitata nelle sale di Palazzo Serbelloni e pronta per essere accolta prossimamente tra Parigi, New York, Los Angeles e Shangai. Le opere qui esposte dialogano con pezzi di arredo creati e scelti dall’architetto e designer milanese Osvaldo Borsani per una residenza privata tra il 1949 e il 1950 e che saranno il cuore della prima asta milanese di Sotheby’s dedicata al Design che si svolgerà dal 21 al 27 giugno 2022.
All’insegna della sostenibilità ambientale, Twenty è una riflessione più che mai necessaria sulle nuove direzioni che il design, e più in generale l’arte, debbono esplorare per definirsi realmente contemporanei e al passo con un mondo che cambia. Sin dai suoi esordi Tom Dixon ha infatti mostrato una grande attenzione verso l’utilizzo dei materiali, dalla prima fase da autodidatta quando trasformava pezzi di scarto industriali in mobili, fino alla meticolosa ricerca che ha avviato da qualche anno a questa parte per cercare di ridurre l’impatto della sua produzione sull’ambiente e che coinvolge le ultimissime tecnologie e professionisti del settore. Questo desiderio di affrontare nuove sfide e di esplorare nuove possibilità in termini di sostenibilità ambientale si è personificato in questi venti pezzi unici, realizzati con materiali inediti e completamente riciclabili.
Su tutti, il MIRROR BALL Chandelier, pezzo iconico per la prima volta realizzato in 100 % policarbonato riciclato ma che rimane esteticamente identico rispetto al pezzo originale. Anche le Mycelium Sculptures sono state create attraverso un nuovissimo materiale pensato in sostituzione del polistirene dall’azienda inglese Magical Mushrooms: il Mycelium è una specie di fungo che una volta rielaborato è interamente compostabile.
Ma il pezzo chiave della mostra che apre la porta a scenari assolutamente innovativi e imprevedibili, è la BIOROCK Chair, sedia nata sott’acqua attraverso un complesso processo che, grazie a piccoli impulsi elettrici a basso voltaggio indirizzati sul metallo e spesso generati dall’energia solare, da’ vita a una sedimentazione gessosa simile al calcare che cresce ad un ritmo accelerato in un fenomeno conosciuto come accrescimento minerale. Sperimentata negli anni ’70 dallo scienziato Wolf Hilbertz, questa tecnica permette la nascita di barriere coralline artificiali e velocizza la conseguente formazione di corallo naturale e fauna marina annessa, catturando il carbonio. In una località segreta delle Bahamas Tom Dixon ha dato vita a una vera e propria fabbrica sottomarina al terzo anno della sua attività. Che sia una delle prossime frontiere del Design con la D maiuscola?