Dal 6 al 12 giugno 2022 Design Variations 2022, la rassegna internazionale a cura di MoscaPartners, riunisce una selezione di protagonisti del mondo del design e dell’architettura che, durante la Milano Design Week, presenteranno i propri lavori negli ambienti del Circolo Filologico Milanese in Via Clerici 10 e di Palazzo Visconti in via Cino del Duca 8.
La facciata e le finestre del Circolo Filologico Milanese si fanno teatro di un’installazione che raccoglie l’eredità culturale dell’edificio, operando attraverso un gioco di contrasti con l’austera architettura liberty.
L’interprete per questa edizione della rassegna è Olimpia Zagnoli, artista e illustratrice attiva a livello internazionale. Olimpia Zagnoli inizia la sua carriera con la pubblicazione delle sue prime illustrazioni su testate italiane e internazionali caratterizzate da uno stile personale costituito da forme morbide e colori saturi. Parallelamente alle sue collaborazioni Olimpia Zagnoli porta avanti la propria ricerca artistica personale, costruita su esperimenti visivi come video musicali, oggetti di design e sculture in movimento.
L’artista propone l’opera site-specific Cariatidi Contemporanee, in cui il recupero del concetto di cariatide dell’architettura classica istituisce un parallelo tra passato e presente filtrato dal Circolo Filologico Milanese, la più antica associazione culturale della città.
L’ESPOSIZIONE AL CIRCOLO FILOLOGICO MILANESE
Varcata la soglia del Circolo si entra subito a contatto con Light in progress di Foris, allestimento progettato da Sovrappensiero Design Studio, rappresenta le due anime degli oggetti luminosi dell’azienda. Tradizione e sperimentazione danno vita a una narrazione che si sviluppa percorrendo lo spazio: angoli, scale e pareti diventano la quinta scenica dell’esposizione in cui le lampade Foris dialogano con elementi dell’architettura classica, realizzati in stampa 3D con colori accesi e dal forte contrasto.
Aluminium circular thinking, a cura di altreforme, che presenta Sissi e Otto, due progetti immaginati da Doriana e Massimiliano Fuksas e interamente realizzati in alluminio proveniente da un approccio di economia circolare. Sissi si pone come una sovrapposizione di cinque sedute che unisce il lato funzionale a quello estetico e scultoreo. Otto nasce da una riflessione sulla libertà di movimento, una tela traforata dalla trama irregolare sempre diversa, una scultura cinetica.
La splendida Sala Liberty si anima con Circolo Thonet: l’esibizione di Thonet, ideata Sebastian Herkner, riprende i valori di scambio e comunità del Circolo, ricreando un ambiente basato su socialità e convivialità definito grazie agli arredi del marchio. Circolo Thonet è un’esibizione carosello che rimanda agli storici caffè viennesi attraverso i prodotti firmati da Sebastian Herkner, Marialaura Irvine, Günter Eberle e Werner Aisslinger, insieme a elementi più classici in legno e acciaio tubolare.
Il percorso prosegue con Orografie che propone arredi e prodotti pensati per azioni e abitudini tipici di un un nuovo vivere domestico come nuovi riti da abitare. Si tratta di un’esperienza immersiva tra parole e oggetti dal design ibrido, tra digitale e analogico, nati dall’intervento corale dei designer Antonio Aricò, che amplia quest’anno la collezione con un nuovo elemento – la poltrona Agata, omaggio alla Proust di Mendini – Andrea Branciforti, Francesco Faccin, Giuliano Fukuda, Lanzavecchia+Wai, Martinelli/Venezia, Elena Salmistraro, Livia Stacchini, Standa.
L’esposizione M for Museum di Supermama esplora nuovi tracciati per gli oggetti del marchio di Singapore, facendosi collettore della cultura di popoli diversi in un’ottica di scambio e inclusività. Ogni oggetto rappresenta un motivo di connessione nella visione di coloro che si sono cimentati con la sfida: i’mAble Collective Makers con i gruppi The Art Faculty, CPAS, Metta Welfare Organisation, SAVH; Fraun Fraun, Jolene Tan, Shu,Songbom, YY Liak di Illustrators of Singapore; Kyogi Collection, Nikkei, Olimpia Zagnoli, Serial, Studio Juju, Tye Sok Kuan.
Le Cartiere Paolo Pigna presentano il progetto del brand di stationery premium Made in Italy PdiPigna, sotto la direzione creativa di Matteo Ragni. PdiPigna propone un percorso tra i taccuini e le agende più iconiche dell’azienda, fotografie della cultura del tempo. Le collezioni si muovono tra le ipnotiche linee di Gio Ponti, fino ai motivi essenziali di Enzo Mari, passando dai taccuini Nero Oriente e Bella Copia, dagli archivi delle Cartiere, fino a toccare l’immaginario contemporaneo di Olimpia Zagnoli.
Salendo al primo piano, all’interno della biblioteca, Bufalini interpreta la materia grazie a una sensibilità che valorizza il ricorso a tecniche di lavorazione tradizionali e di ultima generazione nell’installazione Pensare in marmo di Paolo Ulian. Attraverso la collezione di vasi, ciotole e vassoi Drap, i vasi e le lampade Stripes, la seduta e il lavabo Trilite ispirati all’artigianato orientale e le pannellature Optical, gli elementi definiscono un percorso in cui si snodano le infinite potenzialità del marmo.
L’azienda tessile giapponese Kawashima Selkon Textiles partecipa con WOVEN NARRATIVES – Kyoto, the landscape of Four Symbols, una selezione di tessuti tradizionali, allestita dal gruppo AtMa inc., che interpreta complesse tecniche tradizionali e rimanda ai quattro punti cardinali, sublimati attraverso altrettante creature animali. Gli archetipi di un drago, una tartaruga, un tigre e un uccello dipingono il paesaggio di Kyoto come all’interno di un viale delimitato da sculture.
Con l’installazione Landed: Casting Magic Spells realizzata da Studio MILO, art director di Scapin Collezioni, Elena Salmistraro e Matteo Cibic proseguono il percorso iniziato nel 2021. Ampliando le serie New Atomic Age e Nazca Booby, i due artisti e designer fondono nuovamente alto artigianato e visionarietà. La prima collezione prosegue l’indagine sull’incontro tra marmo e poliuretano e presenta un nuovo tavolo e una nuova lampada; la seconda si apre a nuovi studi sulle colorazioni, sfumature, laccature e forme applicate ad un coffee table e ad un paravento/specchiera.
Sulla balconata 3M presenta la propria realtà aumentata che, con l’uso di dispositivi dedicati, permette di modificare l’ambiente circostante con le finiture architettoniche Fasara™. La tecnologia di realtà virtuale 3M Home trasporta in un ambiente creato ex novo ed esplorabile grazie a visori. All’interno i visitatori, presenti come avatar, si muoveranno in un mall, uno spazio ampio completamente personalizzabile e da reimmaginare grazie alle numerose soluzioni sorprendenti dell’azienda.
Il progetto Camera di Decompressione di Assopiuma, associazione che promuove imbottiture per l’arredo di alta qualità, definisce con semplici elementi l’attenzione alla sartorialità e alla sostenibilità del marchio. Con la direzione di Ilaria Marelli, le pareti bianche imbottite restituiscono un senso di sospensione e rilassamento; l’albero al centro della stanza simboleggia la naturalità dei processi produttivi di una realtà manifatturiera d’eccellenza di cui è possibile fare esperienza grazie a un video walkthrough proiettato alle pareti.
Proseguendo il percorso, emerge la seduta fluttuante aprile, disegnata da Matteo Modica per Sublimio. Ispirata all’immaginario della primavera e a una fanciullezza spensierata, è un oggetto prezioso in edizione limitata di 30 (+30) pezzi numerati, ciascuno dei quali diventa parte di un racconto ambientato nel mese di aprile.
Totem di Sodai racconta la sensibilità di Carlotta Fortuna per il surface design, incentrata sull’armonia dei soggetti rappresentati e su un uso equilibrato del colore. Totem riunisce in un solo linguaggio ispirazioni lontane tra loro che si muovono tra la levità della cultura orientale e l’austerità dei paesaggi nordici. Nasce così una collezione trasversale e ricca di stimoli per l’immaginazione che riproduce in diverse tonalità l’effetto della carta riciclata, sfruttando appieno le potenzialità delle superfici decorative dell’azienda.
Seguendo circolarmente il percorso espositivo si torna sui propri passi fino a ritrovarsi nel piano interrato dove si viene accolti da The Hall of Supreme Harmony, un allestimento realizzato dal designer Nicola Gallizia per Battilossi, che mette in scena l’antica Cina imperiale evocata da una collezione di tappeti dell’azienda torinese. Il fascino e il mistero delle corti orientali arrivano fino a noi grazie a ricchi tessuti che trasportano in un’atmosfera densa di suggestioni remote e favoriscono l’incontro di culture attraverso il tempo.
IL CAFFÈ DEL CIRCOLO – MARIALAURA IRVINE
Il piano interrato ospita Il Caffè del Circolo, intervento di makeover permanente del bar, curato da Marialaura Irvine. Protagonista del progetto è la monomatericità nella sua pienezza, solidità e tattilità: ogni elemento è infatti stato selezionato o disegnato dalla direzione artistica dello studio per generare un amalgama coesa e un’estetica definita, accomunata da diverse nuance cromatiche nel rispetto di ogni materiale scelto.
Il progetto è frutto della ricerca portata avanti da Marialaura Irvine con una scelta di prodotti e oggetti di design che costituiscono i tasselli di un ampio studio sulla materia. Il Caffè del Circolo si articola nelle aree del bar, della zona lettura, della lounge e del giardino interno e nasce dalla sinergia di numerosi partner internazionali che partecipano coniugando identità e originalità di approccio.
Come i tavoli e sedute che popolano gli ambienti del bar che fanno parte delle collezioni Thonet: dagli sgabelli alti, ai tavolini e alle sedie per l’area lettura, ai sofa, alcuni dei quali caratterizzati da una tenue tonalità vinaccia, nuovo colore studiato ad hoc per il Caffè del Circolo.
3M, già main partner della manifestazione, supporta la riqualificazione degli ambienti a favore della città, e ricopre le superfici del bar con le proprie pellicole architettoniche DI-NOC, in due versioni metalliche che riflettono la luce a seconda del punto di osservazione: i pavimenti degli interni del bar troveranno definizione grazie al linoleum Tarkett, la cui finitura contribuisce alle cromie pastello del Caffè
Le pareti degli spazi si compongono con le argille di Matteo Brioni, in diverse varianti, applicate inoltre come decorazione di una tenda ad arco disegnata dallo studio. Si sono così selezionati colori naturali, dal panna al melograno, dando una sensazione tattile piena e materica.
Métaphores, firma francese appartenente alla filiera tessile Hermès, è stata selezionata per realizzare con i loro tessuti preziosi i rivestimenti in tessuto dei sofa e dei cuscini e valorizzare la lounge con un drappeggio di tende dai toni luccicanti.
Forma&Cemento partecipa al progetto con un’imponente libreria, quadri materici e tavolini da esterno ispirati all’estetica classica, con design di Marialaura Irvine.
L’illuminazione è stata affidata a Foscarini, che arreda lo spazio con una serie di lampade, tra cui spicca quella a sospensione in cemento con un profilo essenziale disegnata da Lucidi e Pevere, caratterizzata da colorazioni neutre e una superficie materica.
Fangorosa, marchio e-commerce specializzato in superfici artigianali, fornisce una serie di vasi design di Marialaura Irvine dall’apparenza bidimensionale realizzati in differenti tipi d’argilla.
Il giardino è realizzato in collaborazione con Fratelli Leonelli, azienda esperta nel design e nella progettazione di spazi verdi.
La gestione del Food&Beverage è affidata al primo Quality Delivery d’Italia, Cosaporto, già partner di numerosi nomi dell’alta cucina e gastronomia della città. Brothering Milano e Martesana Milano 1966 si occuperanno del servizio quotidiano e della fornitura dei prodotti del Caffè del Circolo.
L’ESPOSIZIONE A PALAZZO VISCONTI
Nell’ambito del distretto Durini-Monforte, le sale di Palazzo Visconti, tra affreschi e ricche decorazioni barocche, accolgono nuovi partecipanti i cui lavori istituiscono un contrappunto tra la contemporaneità del loro design e la storicità del luogo.
Turn on, Tune in, Drop by… è l’installazione curata da Donatello D’Angelo per il Centro Studi Poltronova che erge a protagonisti tre pezzi iconici dell’azienda toscana. Il divano Superonda di Archizoom Associati, nell’inedita versione con il nuovo tessuto Terrazzo disegnato da Laura Bethan Wood, la poltrona Plasma, progettata da Nigel Coates e lo specchio Ultrafragola di Ettore Sottsass jr. propongono un’integrazione tra diversi saperi artistici tenendo aperto lo scambio tra presente e passato della cultura del progetto.
Woak presenta la propria nuova collezione di arredi per il 2022: all’interno della sala delle Specchiere il contrasto tra i dipinti antichi e le moderne lamiere industriali produce un inedito codice di comunicazione che traduce la simbiosi tra stili alla base dei nuovi prodotti Woak. Gli elementi portano la firma dei designer che hanno contribuito al progetto con la propria
personale estetica: Andrea Steidl, Francesco Faccin, Christophe de la Fontaine, Matteo Zorzenoni, Constance Guisset e Zoran Jedrejčić.
LcD Edition Textile per il trentesimo anniversario porta tra le sale del Palazzo la torta in jacquard di rame in collaborazione con l’artista francese Isabelle Leourier: l’imponente oggetto, alto cinque metri, è realizzato a partire da 280 metri di tessuto metallico intrecciato grazie a un lavoro artistico e artigianale durato alcuni mesi. Parte della collezione Happy Metal, la pièce montée è dedicata alla luce, omaggiata grazie all’uso di materiali dotati di una particolare translucentezza ottenuta con tecniche di lavorazione all’avanguardia, ideali per uso in ambiente pubblico
Design is Diversity è la mostra nata dal laboratorio Ephemeral Temporary Spaces 2 della Scuola di Design del Politecnico di Milano, tenuto dai docenti Michele De Lucchi, Francesca Balena Arista e Mario Greco con Marco De Santi, Gabriele Milanese e Giada Boromello. Gli studenti partono da concetti astratti e complementari quali diversità, unicità, identità e cambiamento che vengono riletti attraverso modelli in scala e materiale audiovisivo, trasformando l’ambiente intorno a sé in uno spazio narrativo.
Close to the Edge è la collezione di pietre e vetri ideata da Mario Trimarchi per omaggiare l’antica arte giapponese del Suiseki, attraverso cui si contemplano piccole pietre che evocano montagne maestose. Mario Trimarchi realizza una collezione di oggetti di confine, interpretando con equilibrio lievemente instabile l’attitudine orientale alla meditazione; un esercizio di modestia e di consonanza intensa con gli elementi naturali.