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Premio Cairo 2022: gli artisti in corsa e le date dell’evento a Palazzo Reale di Milano

Teste (Trevis Maponos) 2019, tre elementi, rame elettrodepositato, cm 30x12x21 ciascuno.
Namsal Siedlecki, Teste (Trevis Maponos) 2019, tre elementi, rame elettrodepositato, cm 30x12x21 ciascuno
Venti giovani promesse, selezionate dalla redazione di Arte (Cairo Editore), in mostra a Palazzo Reale di Milano dall’11 al 16 ottobre. Sono i partecipanti della 21 a edizione del Premio Cairo, che torna dopo i due anni di stop pandemico. Il 10 ottobre la premiazione.

Uno tra loro –Thomas Braida, Bros (Daniele Nicolosi), Elia Cantori, Linda Carrara, Giulia Cenci, Valentina De’ Mathà, Luca Di Luzio, Federica Di Pietrantonio, Alice Faloretti, Bruno Fantelli, Andrea Fontanari, Gaia Fugazza, Alessandro Gerull, Corinna Gosmaro, Cecilia Granara, Giulio Malinverni, Jacopo Martinotti, Adinda-Putri Palma, Diego Scroppo, Marta Spagnoli – la sera del 10 ottobre 2022 sarà annunciato come vincitore. Gli altri, tutti tra i 25 e i 40 anni, godranno comunque di un’importante vetrina espositiva.

«In ventidue anni il Premio Cairo ha invitato 387 giovani artisti, oltre cinquanta hanno già esposto alla Biennale di Venezia e altri ancora a manifestazioni di grande rilevanza» dichiara Urbano Cairo, presidente di Cairo Editore, per sottolineare la rilevanza che l’iniziativa ha raggiunto. Lo dimostra Namsal Siedlecki. Vincitore del Premio nel 2019, nel 2020 è stato protagonista di ben sei mostre e nel 2021 è andato in scena da Magazzino for Italian Art, New York.

Il Premio Cairo è quindi un importante trampolino di lancio, per cui gli artisti sono chiamati a produrre opere inedite e sottoporle al giudizio di una giuria di alto livello. Questa è presieduta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima Fondazione di Torino. Al suo fianco Luca Massimo Barbero, direttore Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia; Mariolina Bassetti, Chairman Christie’s Italia; Gabriella Belli, direttrice Fondazione MUVE – Musei Civici di Venezia; Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo nazionale dell’Arte Digitale di Milano; Lorenzo Giusti, direttore Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Gamec) di Bergamo; Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma e l’artista di fama internazionale Emilio Isgrò.

«Presentiamo artisti con un’identità già rivelata, ma che hanno bisogno di affermazione. Mettono al centro il rapporto con l’ambiente, il virtuale, la tecnologia affrontandolo con diversi linguaggi» sottolinea Michele Bonuomo, direttore di Arte. La proclamazione del vincitore potrà essere seguita in streaming su Corriere.it. L’opera vincitrice entrerà a far parte della collezione del Premio Cairo.

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