La collezione Amman torna in asta. Christie’s propone altre 26 opere appartenute ai fratelli Thomas e Doris

Lo scorso 9 maggio da Christie’s a New York sono state battute le opere della collezione Ammann per un totale di $ 317.806.490 e tutti i proventi sono andati a enti di beneficenza che si occupano dell’educazione infantile in tutto il mondo.

Ora si torna a parlare dei due giganti della scena dell’arte: la maison di Pinault propone un gruppo di 26 capolavori contemporanei che saranno venduti durante le big auction autunnali del 17 e 18 novembre, inserite nei cataloghi della Evening Sale di “XX and XXI Century”  e nella Day Sale di “Post-War and Contemporary Art”.

Il gruppo presenta opere di nomi di spicco dell’arte del dopoguerra e contemporanea tra cui Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Ryman, Brice Marden e Francesco Clemente. Tutti i proventi della raccolta andranno nuovamente a beneficio della Thomas and Doris Ammann Foundation di Zurigo, che si dedica al miglioramento della vita dei bambini di tutto il mondo sostenendo organizzazioni e istituzioni che si occupano di fornire programmi sanitari ed educativi.

I fratelli Doris e Thomas hanno fondato la Thomas Ammann Fine Art negli anni Settanta. Dopo la morte di Thomas nel 1993, Doris ha continuato a dirigere la galleria per il resto della sua vita, fino al 2021, con un chiaro talento nella capacità di identificare “la grande arte”. Gli Ammann hanno cercato di mantenere una linea di demarcazione chiara tra ciò che facevano come rivenditori e ciò che facevano come collezionisti. Come ha spiegato Thomas: «non puoi collezionare ciò che vuoi vendere, perché allora o vendi tutte le cose buone, il che non è divertente; o tieni tutte le cose buone, il che ti manda in bancarotta».

Thomas e Doris Ammann erano amici degli artisti che collezionavano e li hanno sostenuti per tutta la loro carriera. Thomas ha dedicato ogni minuto libero del suo tempo a visitare gallerie e studi di artisti. Come disse nel 1988: «Quello che mi interessa del collezionare è vedere cosa sta succedendo oggi. Compro i giovani e li compro molto presto. Non compro quello di cui sento parlare, compro quello che vedo io stesso».

Tra i top lot della Evening Sale si segnala “Untitled [Winsor]” di Robert Ryman ($ 6.000.000-8.000.000) dipinto nel 1966, quando l’artista stava riducendo le sue tele ai loro elementi più essenziali: pittura e supporto. Ryman è legato al minimalismo e all’arte concettuale. Gran parte dei suoi dipinti sono caratterizzati da pennellate bianche su tele quadrate. Rimuove tutte le tracce di colore per lasciare una superficie che si concentra sulle qualità fisiche e intrinseche dei suoi materiali (applicati con pennellate brevi): consistenza, densità, luce e riflettività.  Ryman era uno degli artisti preferiti di Ammann.

Altro top lot è il lavoro di Brice Marden del 2017, “Free Painting 2” ($ 4.000.000-6.000.000). Ha un aspetto minimalista che può nascondere a un primo sguardo la qualità artigianale dei suoi dipinti e la natura sottile e dispendiosa in termini di tempo della loro creazione. In questo lavoro si  vedono sia i blocchi di colore altamente rifiniti che dominano la parte superiore della tela sia le delicate colature e le scie pittoriche che occupano la parte inferiore.

Due le opere di Andy Warhol realizzate a oltre un decennio di distanza: “Self Portrait” ($ 3.000.000-5.000.000) del 1964 e “Hammer and Sickle” ($ 4.000.000-6.000.000) del 1976. Gli autoritratti di Warhol sono tra le sue opere più intime e profonde.

Negli anni ’70, Warhol lavora ai dipinti con la falce e martello, le due forme lo affascinavano. Aveva comprato una falce e un martello in un negozio di ferramenta e li aveva fotografati, per poi svilupparli nella serie di dipinti. I due Warhol offerti nella Evening Sale sono opere significative del lavoro dell’artista degli anni ’60 e ’70: sono intime e riflettono lo stretto rapporto personale che Warhol aveva con Thomas Ammann.

www.christies.com

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