Il dipartimento di Manifesti d’Epoca di Wannenes propone una vendita in modalità web-only dal 17 al 29 novembre unicamente dedicata ai cultori dei poster vintage
Il catalogo dell’asta, composto da 169 lotti, propone soluzioni adatte a tutte le disponibilità. La forbice dei prezzi è interessante: si può comprare un bel manifesto degli anni ’20 per alcune centinaia di euro per arrivare a decine di migliaia di euro per i poster più ricercati e rari.
Tra gli highlight più ambiti come spesso accade c’è di mezzo Campari: si tratta del manifesto litografia del celebre Leonetto Cappiello (1875-1942), uno dei più grandi grafici pubblicitari attivi in Europa all’inizio del Novecento, disegnato nel 1921: il Bi-fronte. Pierrot dal doppio profilo e dal doppio colore, bianco e rosso, perché due erano i prodotti che costituivano l’anima dell’azienda: il Cordial e il Bitter, la bottiglia bianca, chiara, e la bottiglia rossa (lotto 67, stima 3.500 – 5.000 euro). Stesso soggetto anche per il lotto 68 (stima 4.000 – 6.000 euro) che a differenza del suo pari è telato e si presenta in condizioni decisamente ottimali.
La versione da 370×200 cm di “Maurin Quina – Le Puy” (lotto 70, stima 3.500 – 4.000 euro), una pubblicità per l’aperitivo francese dipinta sempre da Cappiello nel 1906, è composta da 3 fogli telati professionalmente, la versione più rara e ricercata dagli estimatori. Al centro del poster è raffigurata una figura diabolica che stappa furtivamente la bottiglia: il diavolo verde che evoca il soprannome dato all’assenzio, una bevanda popolare durante la Belle Époque. La scelta stilistica è dettata dal fatto che in ogni bevanda alcolica c’è sempre qualcosa di diabolico, ed è per questo che il maestro livornese della cartellonistica utilizza spesso questo simbolismo in diverse campagne dedicate ai liquori.
Risalente al 1956 e rivolto agli appassionati del mondo cinematografico, un bozzetto unico del film documentario “Il Bandito Grigio” del regista B. Dolin si deve all’estro di Ruklevskij Jakov (lotto 114, stima 4.000 – 6.000 euro). Si tratta di una tempera su cartoncino a cui è stata consegnata la memoria del cinema russo nell’epoca della sua nazionalizzazione e che quindi ne racconta le scelte e le interpretazioni. In aggiunta è stato pubblicato su “L’Arte dell’URSS”, a cura di Nina Baburina ed edito da Giorgio Mondadori.
Invece, per gli estimatori della velocità e delle auto, il cartoncino litografia del Circuito di Pescara (lotto 43, stima 200 – 400 euro) del 1947 ricorda le gesta della corsa leggendaria e il fascino di un tracciato unico al mondo inaugurato nel lontano 1924 e rimasto operativo fino al 1961.
Altra firma importante, presente in asta con un’ampia parentesi su ismi – Futurismo, Astrattismo, Surrealismo – e serigrafie, è quella di Armando Testa (1917-1992). Personaggi e immagini delle sue creazioni sono diventati vere e proprie icone della cultura visiva italiana del secondo dopoguerra con invenzioni caratterizzate da una formidabile capacità visionaria. Partiamo da “Facis, Montana Pantaloni”, manifesto offset edito da Grafiche Milani nel 1960 circa (lotto 30, stima 400 – 800 euro); dello stesso periodo il manifesto FLUO in litografia “I Vermouth Re dal 1786, Carpano, Punt e Mes” (lotto 47, stima 1.200 – 2.000 euro); continuiamo con il pupazzo in gomma, simbolo di Lines, Ippopotamo Pippo del 1966 (lotto 6, stima 100 – 200 euro); riproduce lo stesso animale la serigrafia su legno “Ippopotamo Innamorato” del 1982 (lotto 7, stima 350 – 700 euro); per concludere con “Se Son Rose, Fioriranno!”, serigrafia del 1989 (lotto 20, stima 300 – 600 euro).
Terminiamo la carrellata delle segnalazioni con una particolare insegna smaltata della Pneumatici Pirelli per Biciclette (lotto 42, stima 1.200 – 1.600 euro) illustrata da Lora Lamm e prodotta dalle Smalterie Italcomm a Milano nel 1960 circa. La Fondazione Pirelli, che conserva molti dei lavori della designer, così descrive il suo stile: “Lora Lamm porta la sua cifra specifica: la capacità di parlare ‘al femminile’, con grazia, semplicità, modernità”.