Bozner compie vent’anni e presenta l’edizione numero 42 della sua Asta di arte moderna. Tra gli highlight i dipinti di Egger Lienz e degli esponenti del Futurismo italiano. Appuntamento a Bolzano il 2-3 dicembre 2022.
Seicentocinquanta. Scritto così, in lettere, dispiegato per meglio trasmettere l’estensione quantitativa dell’asta che Bozner si appresta a esitare. Seicentocinquanta opere di arte moderna formano un catalogo che, oltre che imponente, si distingue anche per la qualità delle opere al suo interno. Almeno a guardare i nomi più altisonanti: Albin Egger-Lienz, Tullio Crali, Iras Baldessarri ed Hermann Nitsch. Con uno spazio dedicato alla Collezione von Schlechtleitner, medico del 2° Reggimento Kaiserjäger sul fronte russo e italiano.
Ma, andando con ordine, la prima giornata (2 dicembre) spetta al Moderno e al Design internazionale & italiano. Qui lo spazio più rilevante è dedicato al Futurismo italiano, fra cui si distinguono opere di Robert Iras Baldessari e Giulio D’Anna. Ma soprattutto lo Sciatore al salto di Ivanhoe Gambini. Semplificazione dinamica delle forme, che immortala il gesto atletico alla base d’asta di 13 mila euro. Aeropittura purissima, invece, nella Festa aerea di Tullio Crali. Un veivolo sorvola i deserto con una base d’asta di 30 mila euro.
Si vira verso l’astratto con le opere di Carla Accardi (Senza titolo, base d’asta 6 mila euro) e di Afro Basaldella (base d’asta 30 mila euro). Due delicati slanci lirici. Più intense le litografie di Hermann Nitsch (Bermalte Bild, base d’asta 5.5 mila euro).
Spazio anche al design con i lavori di Giò Ponti, di cui uno proveniente dall’hotel Bristol di Merano, e 4 pouf in pelle; pezzi unici quelli di Franco Albini, provenienti dall’arredamento della Galleria Marlborough di Roma; senza dimenticare le lampade anni Sessanta di Stilnovo. Per la moda vintage il lotto da cerchiare è sicuramente il vestito che vanta i bottoni realizzati su su progetto dell’ artista viennese Eduard Josef Wimmer-Wisgrill (base d’asta 7 mila euro).
Il giorno successivo (3 dicembre) che sale all’ambone di vendita la Collezione von Schlechtleitner, ricca di capolavori della seconda metà dell’Ottocento e del Primo Novecento tra il Tirolo e Vienna. Anton von Schlechtleitner (1882 – 1960), la cui famiglia fu elevata al rango nobiliare nel 1699, negli anni Cinquanta diresse l’azienda commerciale di frutta a Bolzano in Piazza delle Erbe con annessa torrefazione di caffè e, durante la Prima guerra mondiale, divenne medico sottotenente del Corpo Sanitario sul fronte russo e italiano. Fu appassionato di alpinismo e ciclismo, ma soprattutto di arte. In particolare ad affascinarlo il pittore Egger Lienz.
Tre le sue opere in asta: l’unico Ritratto della madre realizzato dall’artista (1895), base d’asta 12 mila euro; una versione rappresentativa e di grande formato della Notte Santa (1917), base d’asta 200 mila euro; e una tipica e straordinaria Testa di un contadino della Val Sarentino (1920), base d’asta 80 mila euro.
Tra le altre opere si segnala il dipinto Il ritorno dei pescatori dell’Islanda di Carl Moser, xilografo e pittore liberty di Bolzano. Base d’asta 17 mila euro. E infine il divertente dipinto Carrozza trainata da cavalli di Albert Stolz.
Per festeggiare i vent’anni di attività, Bozner si apre per la prima volta alle criptovalute. Lo fa affidandosi al sistema Sanuspay, che trasforma le criptovalute in euro garantendo una nuova modalità di pagamento.