Leonardo Grazia, Lucrezia, olio su lavagna, Galleria Borghese, Roma. Ph. A. Novelli © Galleria Borghese
In occasione di Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma tra Cinquecento e Seicento, mostra a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini in corso fino al 29 gennaio 2023, Galleria Borghese presenta un nuovo podcast in 5 episodi, per approfondire non soltanto le caratteristiche dei materiali impiegati nelle opere in mostra, ma anche la loro sintonia con le collezioni storiche, e per raccontare curiosità naturali o storie originali sul loro reperimento.
La prima puntata – Delizia di Roma – racconta la Galleria Borghese, raffinato contenitore custode di secoli di bellezza, mentre le altre sono dedicate ai protagonisti di un intreccio di storie sulla pittura su pietra, i suoi materiali, e la sfida lanciata al tempo e alla corruttibilità. I primi 2 episodi del podcast sono disponibili sul sito di Galleria Borghese e sulle principali piattaforme gratuite di streaming. Le puntate successive verranno pubblicate a cadenza settimanale.
Episodio 0 – Delizia di Roma Ci sono uomini e donne legati indissolubilmente ai luoghi che hanno ardentemente voluto e realizzato per farne un presidio della storia. Tra questi c’è sicuramente il cardinale Scipione Borghese, personaggio controverso e senza scrupoli, che a Roma ha fatto erigere il palazzo fuori Porta Pinciana per dar sostanza al suo sogno di bellezza. Lasciatevi accogliere, dunque, in questa dimora dell’arte, in questo tempio dell’universo, in questo luogo di bellezza dal suo stesso padrone di casa: saprà farvi godere delle infinite delizie che oggi come allora continua a custodire come un prezioso scrigno e introdurvi alla meraviglia che le sue stanze e le sue collezioni ancora sanno suscitare.
Installation view Ph. A. Novelli © Galleria Borghese
Episodio 1 – La pietra dipinta: resistere al tempo Se anche le pietre potessero parlare… che storie racconterebbe il peperino, la pietra tufacea dei vulcani ormai spenti dell’entroterra laziale che per secoli ha dato forma a palazzi, monumenti, portali e scalinate celebri come Castel Sant’Angelo, la Cloaca Massima e il Sacro Bosco di Bomarzo? Com’è finita tra le audaci mani di Sebastiano del Piombo? In quale sfida è stata coinvolta? Ascoltate tutto dalla sua autentica voce, sarà capace di stupirvi!
Episodio 2 – L’ardesia: una sfida a sé stessi Parla l’ardesia, l’oro nero della Liguria, che, con le sue lastre sottili, scure e compatte, si offrì ai pittori del Cinquecento come “la più preziosa delle gemme perché in grado di distinguere i vizi dalle virtù” sulla quale dipingere. Vi racconterà delle sue capacità riflettenti, della sua potenzialità nella resa di scene notturne, ma soprattutto saprà ammaliarvi con le insospettabili storie degli uomini che la estraevano, delle portatrici che si occupavano del suo trasporto, degli artigiani che sapientemente la tagliavano in lastre… perché dietro ogni opera d’arte si nasconde un mondo intero fatto di uomini e donne, di professionalità e competenze nascoste che è bene mettere in luce.
Installation view Ph. A. Novelli © Galleria Borghese
Episodio 3 – Il lapislazzuli: il blu più desiderato La parola al preziosissimo lapislazzuli, la pietra blu più rara e ricercata della storia dell’arte. Proveniente dalle terre lontane dell’Afghanistan, fin da tempi lontani ha “frequentato” il mondo degli artisti, colorando con la sua polvere gli infiniti cieli degli affreschi medievali e i manti di innumerevoli madonne. Qui saprà raccontarci dei mercati dell’antica Kabul, delle insospettabili rotte dei suoi viaggi in un mercato già globale agli inizi dell’età moderna e di quella osmosi tra natura e creatività, tra oggetto e contenuto che attraverso la sua bellezza prende corpo tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento.
Episodio 4 – La pietra paesina: la natura dipinge Umile, modesta, per niente esuberante nei colori e nella foggia, la pietra paesina apparentemente non è bella come le altre e, come la Cenerentola delle pietre, resta nascosta a lungo nel greto del fiume Arno. La sua voce entusiasta racconta però di quando inaspettatamente qualcuno ha scoperto dentro di lei “fantasie e scherzi che fa la natura” rendendola protagonista apprezzata dei gabinetti scientifici e Wunderkammer e facendola entrare negli atelier dei pittori che su di lei si divertirono a dipingere a 4 mani con la natura.