A settant’anni dalla storica esposizione al Palazzo Reale di Milano del 1953, il MAN di Nuoro rende omaggio a Guernica. Lo fa in una mostra che ripercorre la genesi del capolavoro di Picasso attraverso disegni, foto, lettere, opere, e due omaggi inediti. Dal 18 novembre 2022 al 19 febbraio 2023.
C’è stato un tempo in cui accadeva ciò che oggi è impensabile. Era il 1953 e Guernica, forse l’opera più importante e simbolica di Pablo Picasso, era in mostra a Milano. L’iconico monito contro l’orrore di tutte le guerre dal 23 settembre al 31 dicembre venne esposto nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Insieme a 300 altre opere dell’artista spagnolo, la grande tela componeva la più grande retrospettiva di sempre su Picasso mai dedicata da Picasso in Italia. E che probabilmente rimarrà tale.
Oggi Guernica non viaggia più, non lascia mai la Spagna né la sua sala al Museo Reina Sofía di Madrid. Non tornerà più a Parigi, dove è stata creata, commissionata dal governo repubblicano spagnolo per l’Esposizione Universale del 1937, non tornerà più al MoMA di New York dove ha passato buona parte del suo esilio prima di tornare in patria. E sicuramente non tornerà più in Italia.
Per questo, e per il valore assoluto dell’opera, l’esposizione di Palazzo Reale del ’53 assume un elevato carico simbolico. Tanto più che la stessa Sala delle Cariatidi, che al momento di accogliere il capolavoro picassiano presentava ancora i segni dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, amplificava in modo unico il significato dell’opera.
Così a distanza di 70 anni il MAN di Nuoro celebra l’evento con una nuova mostra. Un omaggio a un’esposizione storica, così rilevante da meritare uno studio dedicato. Progetto che, nel dettaglio, si declina in due sezioni. L’eco di Guernica nella produzione artistica di Picasso e il racconto della genesi dell’opera attraverso la narrazione visiva di Dora Maar, fotografa e all’epoca compagna dell’artista spagnolo.
La prima sezione ruoto intorno al dittico di incisioni intitolato Sueño y mentira de Franco, vero e proprio contraltare grafico di Guernica. Picasso portò a termine entrambe le matrici proprio mentre stava eseguendo la monumentale tela, utilizzando gli stessi studi e le stesse idee. Non si tratta però di una versione in formato ridotto del quadro, ma di un’invenzione originale, a sé stante, che prende le mosse dallo stesso pensiero e dallo stesso impeto creativo. Attorno a Sueño y mentira de Franco si raccolgono una significativa serie di incisioni, che richiamano da vicino stile e temi del celebre dipinto.
La seconda sezione ruota attorno alla testimonianza di Dora Maar. La quale documentò giorno per giorno, con le proprie fotografie, il lavoro di Picasso. Una serie di scatti fondamentali per la ricostruzione filologica della creazione di Guernica. Accanto a loro l’incisione Portrait de Dora Maar au chignon, realizzata da Picasso proprio nel 1936, a un anno da Guernica. Non mancano le immagini scattate nel 1953 da Mario Perotti in occasione della rassegna milanese. Qui si ritrova l’atmosfera toccante della Sala delle Cariatidi segnata dai bombardamenti, situazione tragica che convinse Picasso a esporre il suo capolavoro in quel contesto così affine all’anima del dipinto.
A queste due sezioni si aggiungono due omaggi inediti. La riproduzione in scala 1:1 di Guernica realizzata dalle tessitrici sarde di Sarule, che hanno lavorato incessantemente per 6 mesi. E il corto animato realizzato da Manuelle Mureddu, tra i migliori graphic artist in Italia, ad hoc per la mostra e che reinterpreta la genesi del capolavoro di Picasso.