Il prossimo 28 febbraio Christie’s porta in asta nella “20th / 21st Century: London Evening Sale” due dipinti di Lucian Freud che illustrano bene il fascino dell’artista per il mondo naturale
Il primo, “Scillonian Beachscape“, è stato realizzato tra il 1945- 46 (stima: £ 3.500.000-5.500.000), è uno dei primi dipinti -parte di una manciata di opere- ispirati da una visita alle Isole Scilly, un arcipelago al largo della punta sud-occidentale della Cornovaglia, in Inghilterra con spiagge che paiono quasi tropicali e una atmosfera alla “Conrad”.
Nel viaggio era stato accompagnato dal suo caro amico e artista John Craxton. Basandosi su una serie di disegni realizzati mentre era sul posto, Freud completa questa tela quando torna a Londra. La composizione di Scillonian Beachscape si basa direttamente su uno dei suoi disegni fatti sul luogo, “Untitled” (che è stato venduto da Christie’s nell’ottobre 2022). Il dipinto, luminosissimo, sembra quasi diviso in 4 fasce orizzontali, la spiaggia giallo ocra, la riva del mare, le acque profonde e una striscia di cielo azzurro. Una statuaria pulcinella di mare fissa lo sguardo in un punto lontano, immobile. In primissimo piano una pianta, un alto agrifoglio marino. Le Isole Scilly ospitano infatti molte colonie di uccelli marini.
Il dipinto si distingue anche per le sue notevoli dimensioni. Con un’altezza di mezzo metro, si trova accanto a importanti opere giovanili tra cui Boy with a Feather (1943), The Painter’s Room (1945) e Dead Heron (1945).
Insieme a “Scillonian Beachscape” sarà parte della vendita anche “Garden from the Window” del 2002 (stima: £ 2.500.000-3.500.000), che arriva in asta per la prima volta. Entrambi i dipinti provengono dalla stessa collezione privata e in precedenza facevano parte della collezione del filantropo e uomo d’affari inglese Simon Sainsbury. “Garden from the Window” offre un raro scorcio di vita oltre le mura dello studio dell’artista. Nonostante Freud sia considerato un maestro indiscusso del nudo moderno, fu anche un prolifico pittore di piante.
Quasi astratti, i petali e le foglie sono resi con le stesse rigorose trame che Freud applicava alla carne umana. Dipinta nel 2002 e svelata alla Tate Britain di Londra due anni dopo, la tela appartiene a una serie di opere raffiguranti il giardino dell’artista al 138 di Kensington Church Street.
Il significato del mondo naturale per Freud è esplorato in una mostra in corso al Garden Museum di Londra (LUCIAN FREUD: PLANT PORTRAITS, fino al 5 marzo). Sempre nella City, si chiude domenica 22 gennaio la grande retrospettiva dell’artista “Lucian Freud: New Perspectives” organizzata per celebrare il centenario dell’artista (1922–2011) e che si sposterà per una nuova tappa al Thyssen-Bornemisza Museo Nacional di Madrid a febbraio.