In una delle mie recenti passeggiate romane ho avuto il piacere di andare a trovare la Galleria Antonacci Lapiccirella di via Margutta. Quando mi capita, cerco sempre di farci un salto, un po’ per la cortesia e genuinità, un po’ per la qualità del loro instancabile lavoro di ricerca. Al momento stanno ultimando i preparativi per il prossimo Tefaf e mi hanno fatto venire a conoscenza di un’importantissima vendita che hanno effettuato, niente di meno che al Musée d’Orsay di Parigi.
Si tratta di due dipinti del grande artista italiano Giulio Aristide Sartorio.
I due pannelli costituiscono uno storico e importante ritrovamento di alcune parti di un grande fregio decorativo realizzato da Giulio Aristide Sartorio in occasione dell’Esposizione Internazionale del Sempione nel 1906. Con lo scopo di celebrare la grande impresa moderna del Traforo del Sempione, il fregio, dipinto en grisaille ad olio su tela, illustrava “l’energia dell’Italia classica nel mondo moderno”.
Giulio Aristide SARTORIO (Roma 1860 –1932)
From the Myth of Brute Forces Tamed to the Most Recent Achievements of Science, 1906
Oil on canvas, 98 x 161 cm
Giulio Aristide SARTORIO (Roma 1860 –1932)
From the Great Discoveries, Through the Gloomy Ages, to the Living Revival of the Race, 1906
Oil on canvas, 98 x 161 cm
Come testimoniato dalla firma e dalla data apposte lungo il bordo in alto a destra, il pannello è stato rielaborato dall’artista nel 1923 in occasione della Crociera della the Regia Nave Italia nell’America Latina, di cui Sartorio venne nominato Commissario governativo per la cultura. La lunga e vistosa crociera propagandistica aveva l’intento di esaltare e far conoscere la cultura e l’arte italiana. In quest’occasione il fregio assume un aspetto più attuale e complesso. La tavolozza viene visibilmente schiarita con l’inconfondibile bianco latteo e quelle libere pennellate di colore verde menta che contribuiscono a dare maggiore dinamismo alla narrazione.