“Siamo tutti in balia del sogno. E dobbiamo
sottometterci al suo potere in uno stato di veglia.”
[La rivoluzione surrealista n. 1, 1924]
La più onirica tra le avanguardie del XX secolo arriva a Milano con la mostra Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo: fino al 30 luglio la collezione di arte surrealista del museo Boijmans Van Beuningen è in dialogo con alcune opere della collezione permanente del Mudec
Apre al pubblico domani, 22 marzo, la mostra “Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen” al Mudec di Milano. 180 opere tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, tutti provenienti dalla collezione del Boijmans, uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi, in dialogo con alcune opere della Collezione Permanente del Museo delle Culture meneghino. La mostra è curata da Els Hoek (Boijmans) con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze, a cui in particolare è affidato il fil rouge della mostra sul rapporto tra il Surrealismo e le culture native.
>>> Il Surrealismo non è solo uno stile, un movimento artistico, quanto piuttosto un atteggiamento, un modo alternativo di essere e concepire il mondo, un modo di pensare radicalmente nuovo che trasformò le esistenze dei loro membri.
Il Surrealismo esplora la psiche umana oltre i limiti imposti dalla ragione, espandendo la realtà oltre i suoi confini fisici, per attingere a una dimensione più piena dell’esistenza che definirono surrealtà. Una visione che critica fortemente la razionalità cosciente, libera le potenzialità immaginative dell’inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo di “sur-realtà”, in cui veglia e sogno sono entrambe presenti e si conciliano in modo armonico e profondo, creando spesso immagini nitide e reali ma accostandole tra di loro senza alcun nesso logico.
Oltre alla liberazione dell’individuo, per la quale fecero riferimento soprattutto alle idee della psicoanalisi freudiana, i surrealisti perseguirono anche l’ideale di una liberazione della società in senso politico, schierandosi su posizioni progressiste e anticolonialiste.
Il Museo Boijmans Van Beuningen
Il Boijmans offre una panoramica completa dell’arte occidentale, dal Medioevo ai giorni nostri e possiede una collezione di arte surrealista unica che annovera artisti come Salvador Dalí, Max Ernst, René Magritte e Man Ray; il museo racconta un intero movimento artistico non solo esponendone le opere ma anche approfondendo con focus verticali le tecniche, gli stili, i materiali, riflettendo così i metodi e le idee di lavoro degli artisti legati al movimento. Oltre a dipinti, oggetti e opere su carta, la collezione comprende numerosi libri rari, periodici e manifesti di importanti artisti e scrittori surrealisti.
Il Boijmans cominciò a raccogliere arte surrealista dall’inizio degli anni Sessanta. Da quel momento in poi, la collezione non si è limitata solo al periodo storico del movimento (che va dagli anni Venti fino agli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale), ma si è via via arricchita di opere di arte contemporanea nate da idee ispirate al movimento o realizzate da artisti con una poetica che può essere definita come surrealista.
Le sezioni della mostra milanese
In mostra al Mudec arriva solo una selezione della collezione con un focus, come detto, sull’interesse dei surrealisti per le culture native. Cercando modelli alternativi, i surrealisti studiano e collezionano gli oggetti etnografici, che entrarono a far parte dell’orizzonte concettuale del movimento.
L’esposizione racconta quali fossero le principali premesse e motivazioni dei surrealisti: utilizzando oggetti trovati, tecniche automatiche o regole simili a giochi, gli artisti tentarono di escludere il razionale, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.
Le sei sezioni presentano il mondo del Surrealismo, la visione e la poliedricità delle manifestazioni surrealiste nei più diversi ambiti artistici: dipinti, opere su carta, pubblicazioni e oggetti, sculture… l’atteggiamento surrealista pervade le sale, una dopo l’altra, in un percorso a 360 gradi.
Ogni sezione è introdotta da una scultura chiave o un oggetto iconico, che parla al visitatore evocando il tema della sezione, e da una citazione, che racconta e ricorda al pubblico come il surrealismo fu prima di tutto anche manifesto filosofico, pensiero poetico, sguardo e incanto su una realtà ‘altra’.
Alcune opere in arrivo dal Boijmans
DALÍ, MAGRITTE, MAN RAY E IL SURREALISMO. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen
A cura di Els Hoek , Alessandro Nigro
22 marzo – 30 luglio 2023
MUDEC
Via Tortona 56, Milano