Cambi porta in asta uno dei suoi appuntamenti più attesi, Dimore Italiane. In vendita opere e arredi preziosi che raccontano l’arte italiana del buon vivere. Protagonista, in particolare, la collezione della famiglia Cesari. Il 18 aprile 2023 nella sede di Castello Mackenzie a Genova. Esposizione dal 14 al 17 aprile.
Luigi Cesari nasce nel 1915. Nel 1947, nell’immediato dopoguerra, fonda un’azienda tessile che porta il suo nome. Il primo negozio è a Roma, in via Barberini. Nel 1965 apre un secondo atelier a Roma, in via del Babuino. É l’inizio del successo internazionale della Cesari tessuti per arredamento, che vedrà l’espandersi di diverse sedi in Italia e nel mondo. E la famiglia diventare punto di riferimento per stile e gusto.
La moglie Stefania, per esempio, è una delle più grandi collezioniste di ventagli e fazzoletti antichi, tanto da meritare una monografia dal celebre editore Franco Maria Ricci. Oggi, la dimora Cesari vanta di una vasta raccolta di oggetti d’epoca, quadri e mobili collezionati nel tempo da Luigi e continuata con grande cura, attenzione e passione da Stefania. Una parte, però, sta per essere venduta da Cambi.
Tra i pezzi pregiati in asta si distingue la coppia di importanti consolle in legno intagliato e dorato del XVIII secolo (stima 18-24 mila euro). Spicca, inoltre, un’importante collezione di caffettiere in argento, tra cui un modello della prima metà del XIX secolo realizzato dal Maestro argentiere Angelo Giannotti (1824 – 1865), caratterizzato da eleganti decori di gusto neoclassico con foggia di oca e manico a forma di levriero (stima 5-7 mila euro).
Sul fronte pittorico risaltano il Ritratto di gentildonna (stima 8-12 mila euro) e il Ritratto di Leonora Alvarez de Toledo detto Dianora (stima 12-18 mila euro), entrambi di Alessandro Allori. Accanto a loro un insieme di arredi decorati a chinoiserie. Come la Commode in legno ebanizzato e dipinto in policromia con applicazioni di elementi in bronzo cesellato e dorato e piano in marmo sagomato (stima 6-8 mila euro) e la specchiera, sempre in legno ebanizzato dorato, realizzata in Inghilterra nel XIX secolo (stima 8-12 mila euro).
Suggestivo l’insieme di bronzi cesellati e dorati del neoclassicismo francese provenienti dal celebre gallerista torinese Pietro Accorsi, che fino ad ora hanno contraddistinto l’arredo di una elegante dimora genovese.
Suggestivo il raro orologio notturno barocco firmato da maître-horologer “GioPietro Callin. Genova”. Vivido il quadrante dipinto, allegorico della potenza dell’antica Repubblica Marinara, che idealmente accompagna le splendide proporzioni dell’importante troumeau a quadrifoglio. Tra gli oggetti d’arte, infine, affascinante lo scrigno ligneo in puro Jugendstil istoriato con oniriche raffigurazioni in rame dorato dei personaggi dalle favole dei fratelli Grimm.