In asta da Phillips 140 lotti che ripercorrono gli ultimi due secoli di design. Tra cui, e sono le opere più importanti, lavori di François-Xavier Lalanne, Gio Ponti, Hans Coper, Børge Mogensen e Paul Dupré-Lafon. Appuntamento a Londra per il 26 aprile 2023.
A guidare la vendita sono due lotti di François-Xavier Lalanne: Grand Bouquetin (1999) e, proposti insieme, Mouton de Pierre e Mouton Transhumant del 1993. Il designer, insieme alla moglie Claude, hanno realizzato moltissime sculture attingendo dal mondo animale e vegetale, creando un corpus ampissimo di figure in grado di coniugare arte e design. Ora le loro creazioni sono richiestissime sul mercato, e per questo presenti in tutte le aste di prima fascia. Rispettivamente, le opere che Phillips propone sono valutate 500-700 mila sterline e 250-350 mila sterline. Due eleganti e rari esempi del bestiario artistico che la coppia ha consegnato al mondo del design.
A questi si aggiungono una scrivania (stima 80-120 mila sterline) e un tavolino (stima 40-60 mila sterline) disegnati da Gio Ponti per Casa Lucano, nel 1951. Lo stesso appartamento milanese il cui arredamento Phillips ha venduto all’asta in un incanto – Casa di Fantasia – realizzato in collaborazione con Cambi. Al tempo, l’ubicazione dei due lotti che Phillips presenta quest’anno era sconosciuta. Ora, quattro anni dopo, eccoli a chiudere idealmente il cerchio. Inoltre, a impreziosire i due lavori, è la collaborazione di Gio Ponti con Giordano Chiesa, ebanista che ha realizzato i due mobili. Chiesa li considerava tra i suoi capolavori e ci era affezionato, tanto che le riacquistò dalla famiglia per cui erano stati realizzati per tenerli nella sua collezione.
Dalla Henry Moore Family Collection proviene invece una monumentale bottiglia (stima 120-180 mila sterline) di Hans Coper. All’artista l’opera fu commissionata da Harry Fischer (1903-1977), co-fondatore della Marlborough Fine Art, che sapeva quanto Moore amasse Coper e voleva regalargli un’opera dell’artista per Natale. L’opera fu così la prima di una serie di bottiglie di varie dimensioni e forma che Coper ha continuato a perfezionare negli anni ’60 e nei primi anni ’70. La sua presenza in asta testimonia quindi un lavoro seminale per Coper, ma anche del particolare rapporto che legò i due artisti.
Art Déco rappresentata da Paul Dupré-Lafon. Il designer francese del XX secolo si formò come pittore, per poi concentrarsi sulla pittura e il design. Ha lavorato anche per Hermès, per cui ha disegnato mobili, luci e accessori. I sei lotti offerti da Phillips appartenevano alla sue famiglia e rappresentano una serie unica e coerente. Il tavolino e la coppia di applique, in particolare, rappresentano notevoli esempi della capacità del designer di coniugare forme semplici e funzionali con materiali sontuosi, accentuati dal metallo verniciato.
Infine, tra i punti salienti della vendita un raro tavolo da pranzo disegnato da Børge Mogensen ed eseguito dal maestro ebanista Ludvig Pontoppidan intorno al 1950. Designer danese tra i più influenti del XX secolo, nel corso della sua carriera Mogensen ha prodotto oggetti molto ricercati e senza tempo, e design funzionali per spazi pubblici e abitazioni private.