Tra tutti i capolavori che andranno in asta il prossimo maggio a New York, emergono due opere di Jean-Michel Basquiat. Insieme potrebbero raggiungere oltre 75 milioni di dollari. Ma saranno battute dalle due major rivali
Il monumentale “El Gran Espectaculo (Il Nilo)” del 1983 stima 45 milioni di dollari e sarà tra le star della 21st Century Evening Sale del 15 maggio 2023 di Christie’s. Pochi giorni dopo, il 18 maggio, risponderà Sotheby’s con “Now’s the Time” del 1985 , quotato oltre 30 milioni di dollari.
El Gran Espectaculo (The Nile) è noto anche come Untitled (History of the Black People). Precedentemente di proprietà del gallerista, collezionista ed editore Enrico Navarra, è rimasto nella stessa collezione dello stilista Valentino negli ultimi quindici anni. L’opera è stata esposta in numerose mostre, inclusa la prima retrospettiva postuma tenutasi in un museo, nello specifico il Whitney Museum nel 1992. Si tratta di un imponente trittico che presenta tutti i caratteri tipici di Basquiat. I graffi, i segni, le maschere, le scritte, le figure biomorfe, quelle stilizzate, i colori contrastanti, lo stile sciolto e spigoloso. Anche a livello contenutistico i temi sono quelli prediletti, con la questione razziale e della diaspora africana come primo interesse.
Sotheby’s risponderà con “Now’s the Time” del 1985, un omaggio alla musica Jazz e al musicista Charlie Parker. L’opera infatti ricrea la stampa in vinile dell’omonimo disco del 1945 della leggenda del jazz. L’improvvisazione, dopotutto, è stata fondamentale nell’opera di Basquiat. Anche questo lotto ha una provenienza d’eccezione: è stato consegnato dall’editore Peter Brant, l’unico collezionista che abbia mai posseduto il dipinto. “Now’s the Time” è stato recentemente esposto alla mostra “Seeing Loud: Basquiat and Music” al Montreal Museum of Fine Arts.
Entrambi i lavori sono ben lontani dal record dell’artista all’asta di 110,5 milioni di dollari, stabilito nel 2017 da un “Senza titolo” del 1982 da Sotheby’s a New York.