Wannenes ha in programma una vendita di Design per il 28 aprile a Genova nella nuova sede di Villa Carrega Cataldi. In asta preziosi lavori di Osvaldo Borsani, Pietro Chiesa, Ingo Maurer e Carlo Mollino. L’esposizione inizia oggi, 26 aprile
Il catalogo, intitolato “Forme“, si compone di 303 lotti che rappresentano l’eccellenza del design italiano e internazionale. L’utilità diviene bellezza attraverso uno straordinario processo di sintesi tra l’idea del designer e le realtà produttive che sono capaci della sua realizzazione pratica.
Un elegante esempio ci viene da un mobile bar degli anni Quaranta di Osvaldo Borsani in noce tinto, pergamena, legno di acero, cristallo specchiato e colorato, ottone prodotto nella sua azienda a Veredo (lotto 14 stima 3.500 – 4.000 euro). Ancora di Borsani, insieme ad un giovane Arnaldo Pomodoro, un letto in metallo laccato, ottone, legno lavorato, bronzo, metallo smaltato del 1962, prodotto da Tecno, con il fregio eseguito dalla Fonderia Cereda (lotto 19, stima 9.000 – 11.000 euro).
Del selezionato catalogo sono da segnalare una coppia di panchetti di Vittorio Valabrega in legno di rovere scolpito eseguiti nel 1920 circa (lotto 36, stima 1.000 – 1.500 euro), e di Pietro Chiesa per Fontana Arte negli anni Quaranta una lampada a plafone in ottone, metallo verniciato, cristallo curvato, inciso e parzialmente sabbiato (lotto 39, stima 5.000 – 7.000 euro). Essenziale ma di grande impatto un mobile contenitore di Michele Marelli degli anni Trenta in legno intagliato ed ebanizzato (lotto 40, stima 9.000 – 11.000 euro), e una coppia di poltrone degli anni Cinquanta della Scuola di Torino in legno di ciliegio e tessuto imbottito (lotto 41, stima 2.800 – 3.200 euro).
Per Ingo Maurer, autodidatta e vero outsider del design tedesco, una semplice lampadina deve essere “La massima sintesi tra poesia, industria e design”, ovvero l’innovazione tecnologica è il mezzo per esprimere la bellezza contemporanea di una luce capace di emozionare, risvegliando ricordi e sensazioni. Le sue creazioni sono ironiche, ibride, spesso attraverso l’uso di materiali poveri, che si alimentano dell’approccio ludico e d’interazione con il fruitore finale, come avviene con la lampada a sospensione della serie Uchiwa, in bamboo e carta di riso (lotto 73, stima 6.000 – 8.000 euro).
Carlo Mollino si è permesso il grandissimo lusso di poter scegliere nella vita, e quindi, di poter selezionare i clienti e le committenze. Costruire era un piacere. Rigoroso e creativo, curava ogni dettaglio tecnico. Egli non progetta e arreda, ma esprime un pensiero, una filosofia, un modo di pensare la vita, di celebrare la bellezza. Per per l’amico e cliente Dino Lora Totino che aveva deciso di scavare il Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa, e collegare con il Traforo l’Italia alla Francia, Mollino tra il 1947 e il 1955 progetta la famosa “Casa del Sole” a Breuil-Cervinia, un edificio di nove piani e venti appartamenti che si erge sul paesaggio (“un piroscafo sulla neve”, come lo descrive lo stesso Mollino). Da quell’arredo di geniale essenzialità verranno esitati una coppia di letti singoli sovrapponibili in legno di rovere massello, ottone, formica, eseguiti da Ettore Canali, a Brescia nel 1955 circa (lotto 81, stima 20.000 – 26.000 euro).
Di grande classe una cassettiera di Paolo Buffa in legno di rovere massello, legno lastronato in rovere, legno di noce, ottone (lotto 91, stima 4.800 – 5.500 euro), e di Gino Sarfatti una lampada da terra – parte mod. 1045, in ottone, alluminio verniciato, prodotta da Arteluce nel 1950 circa, con la calcomania originale, che si distingue per una base di avveniristica eleganza (lotto 111, stima 6.000 – 8.000 euro). Prodotte dai Figli di Amedeo Cassina nel 1955 una coppia di poltrone modello 831 con tavolino di Gianfranco Frattini, in multistrato curvato e impiallacciato in legno di noce, tessuto imbottito e formica (lotto 120, stima 8.000 – 10.000 euro). Di Bruno Munari un grande e raro specchio da parete di Artform degli anni Sessanta, in legno, metallo verniciato e cristallo specchiato (lotto 121, stima 1.800 – 2.200 euro), e di Gianfranco Legler una lampada da terra mod. Movalux, in ottone e metallo smaltato, prodotta da Arredoluce negli anni ’50 (lotto 129, stima 4.500 – 5.500 euro).
Gio Ponti in tutta la sua vicenda professionale come architetto e designer ha sempre anticipato i tempi. Il futuro è il tempo presente e ogni sua realizzazione, sia essa una casa, un vaso, un mobile o un lampada mantiene intatto nei decenni il suo potere di fascinazione perché in essa originalità, funzionalità, stile e gusto del tempo sono parti di un insieme indivisibile: un esempio nella poltrona mod. 807 Distex prodotta da Cassina nel 1954 circa, in legno di noce, tessuto di raso JSA su disegno di Luciano Gasperi e vinilpelle, modello presentato alla X Triennale di quell’anno (lotto 151, stima 4.000 – 6.000 euro).
Pietro Chiesa è un raffinatissimo maestro dell’arte vetraria, che ha saputo meglio di chiunque altro impiegare il cristallo nella creazione di mobili, lampade, di una tecnica perfetta e di un’inesauribile varietà di modelli. Un tavolo degli anni Quaranta prodotto per Fontana Arte in legno ebanizzato e cristallo specchiato (lotto 159, stima 4.000 – 6.000 euro), rappresenta un superbo esempio di una produzione che spicca per la sua severa eleganza.
ASTA 473
Villa Carrega Cataldi
Via Albaro, 11
Genova
28 aprile 2023
ore 16:00
ESPOSIZIONE
via Corsica 25/R
Genova
26 – 28 aprile 2023
10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00