White Cube, la galleria fondata nel 1993 da Jay Jopling, avrà uno spazio di circa 300 metri quadrati nell’elegante quartiere Gangnam-gu
“La scena artistica coreana è caratterizzata da profonde connessioni sia con il locale che con il globale”. Con queste premesse, poste dal futuro direttore Jini Yang, il colosso galleristico globale White Cube annuncia la prossima apertura di un nuovo spazio espositivo a Seoul. Che si andrà ad affiancare alle filiali attualmente attive a Londra, Parigi, New York e Hong Kong. La galleria, di circa 300 metri quadrati, sarà al piano terra dell’Horim Art Center, un museo d’arte privato nell’elegante quartiere Gangnam-gu, nella Capitale. White Cube del resto ha già stretti legami con il mondo dell’arte coreano, rappresentando l’artista Park Seo Bo ed avendo lavorato con altri due connazionali, Minjung Kim e Seung-taek Lee.
Ma la galleria fondata nel 1993 da Jay Jopling è solo l’ultimo dei colossi occidentali a scommettere sul dinamico scenario. Thaddeus Ropac ha recentemente annunciato che avrebbe aperto una seconda galleria in città, così come Peres Projects e Perrotin, entrambe alla loro seconda filiale di Seoul. Non è da meno Pace, che amplierà la sua galleria coreana di altri 800 metri quadrati. E sulla metropoli asiatica hanno gli occhi puntati da tempo anche Gladstone, Lehmann Maupin, König Galerie. A conferma di questa decisa vocazione, c’è anche la fiera d’arte Frieze che ha inaugurato la sua prima edizione a Seoul nel 2022. E non mancano movimenti sul piano istituzionale: qui nel 2025 sbarcherà anche il Centre Pompidou con un nuovo museo.