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Piove sul Rembrandt? Ecco la soluzione della Gemäldegalerie di Berlino

Il predicatore mennonita di Rembrandt van Rijn Cornelis Claesz Anslo e sua moglie Aeltje Gerritsdr Schouten (1641) ricoperti di plastica per proteggere il dipinto dal soffitto che perdeva alla Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin. Foto di David Grubbs.
Rembrandt van Rijn, Il predicatore mennonita Cornelis Claesz Anslo e sua moglie Aeltje Gerritsdr Schouten (1641) ricoperto di plastica alla Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin. Foto di David Grubbs.

Piove su Berlino e piove, inevitabilmente, sui suoi musei. Quel che non ci si aspettava, probabilmente, è che ci piovesse anche dentro. Il tetto della Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin ha infatti ceduto all’acqua mettendo a rischio le opere conservate al suo interno. Un’emergenza improvvisa che a portato il museo a cercare una soluzione immediata, senza troppo badare alla forma.

Ecco quindi che i suoi quadri più importanti – come una tela di Rembrandt van Rijn del 1641, Il predicatore mennonita Cornelis Claesz Anslo e sua moglie Aeltje Gerritsdr Schouten – sono stati coperti con un telo di plastica. Una trovata forse efficace, ma sicuramente grottesca. Soprattutto guardando al secchio bianco posto davanti all’opera per raccogliere l’acqua che gocciola dal soffitto.

La scena assurda è stata catturata da David Grubbs, musicista e professore al Brooklyn College e al CUNY Graduate Center di New York, visitando il museo si è trovato davanti a un quadro che di certo non aveva immaginato: Rembrandt coperto da un foglio di plastica e l’acqua che gocciolava costantemente a pochi centimetri di distanza. Una soluzione dettata con tutta probabilità dalla fretta, con il quadro troppo grosso e delicato per essere spostato in sicurezza in tempi brevi. Una sorta di primo soccorso, prima della rimozione vera e propria con la strumentazione adatta.

Chissà se la stessa sorte è toccata anche alle altre 20 opere di Rembrandt ospitate dalla Gemäldegalerie, che si vanta di avere una delle più grandi e preziose collezioni al mondo dedicate all’artista. Sicuramente quella che, almeno per qualche ora, è stata esposta nel modo più particolare.

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