L’istante della fotografia incontra la lungimiranza dell’economia. Gli scatti di Uli Weber, dedicati alle storiche gare di Goodwood Revival, sono esposti fra le aule dell’Università Bocconi di Milano dal 6 luglio al 31 ottobre 2023. L’iniziativa si inserisce nel ricco calendario di MIA Photo Fair, la più importante fiera italiana dedicata alla fotografia.
Organizzata dalle Fiere di Parma, l’esposizione di Uli Weber alla Bocconi costituisce una preview della mostra che l’artista porterà in tour, prima allo storico salone di Automotoretrò, nel febbraio 2024 e quindi, un mese dopo, dal 2 a 10 marzo, proprio in Emilia, a Parma e nella motor valley, nell’ambito dell’edizione primaverile di Mercanteinfiera, appuntamento internazionale di design d’autore, arte e collezionismo vintage.
Velocità, energia, tensione cinetica, performance e sguardi, tanti sguardi: sono questi gli ingredienti delle 10 opere che Weber ha scelto per vestire gli spazi espositivi della Bocconi. Si tratta di scatti realizzati nella tenuta di Goodwood, nel West Sussex, non lontano da Londra. Fra il 1930 e 1966, insieme a Silverstone era questo il tempio delle gare sportive. E oggi quei fasti vengono ricordati ogni settembre con una serie di appuntamenti con vetture e abiti d’epoca. Weber ha voluto raccontare il fascino del motor racing, il prestigio di quei tempi che rinnovano sempre emozione, suspence, audacia e lotta col crono, con un pizzico di nostalgia per un’era di sofisticata eleganza.
Uli Weber viene da Ulm in Germania, la città natale di Albert Einstein, e ha vissuto a Londra gran parte della sua vita, ma la formula vincente della sua arte parla anche tanto italiano. Weber ha infatti imparato nel Belpaese, dove ha studiato, la sua capacità profonda di riconoscere l’intensità drammatica attraverso un linguaggio che tiene insieme mistero, romanticismo e glamour.
Le fotografie di Goodwood Revival in esposizione sono tratte dal libro di Uli Weber edito da Skira, la cui prefazione è scritta dal Duca di Richmond, l’ideatore stesso del festival e proprietario della tenuta dove ha sede il leggendario circuito, che lo ha definito “una festa per gli occhi, un libro che è diventato parte della lunga storia delle corse a Goodwood”. “Il suo occhio per il dettaglio – racconta il Duca – la capacità di catturare lo speciale momento del drama ha riportato in vita il Revival come nessun altro era stato in grado di fare prima”.