Print Friendly and PDF

Ritorno nel “nulla” dell’universo. Un ricordo di Hsiao Chin

Hsiao Chin, il viaggio del tao Hsiao Chin, il viaggio del tao
Hsiao Chin, il viaggio del tao
Hsiao Chin, il viaggio del tao

Una giovane artista cinese ricorda il grande Hsiao Chin recentemente scomparso, centrale nei suoi studi e nella sua formazione

Hsiao Chin è deceduto il 30 giugno a Kaohsiung, Taiwan, all’età di ottantotto anni. Nel mio appartamento di Berlino, ho ricevuto questa notizia dalla Fondazione Marconi di Milano. Durante il mio periodo di studio a Milano, ho avuto l’onore di scambiare lettere con lui per un certo periodo. Mi insegnava che, nella creazione artistica, è importante prestare attenzione a ciò che il tuo cuore ti sta dicendo. La forte enfasi di Hsiao sull’importanza del “cuore” corrisponde perfettamente all’onestà e all’autenticità di un grande artista.

Sono passati sei anni dalla nostra ultima comunicazione e il tempo sembra essere svanito, nell’attesa e nell’incertezza, perdendo l’ultima possibilità di saluto. “L’arte non è il problema, è la vita che è un enigma”, diceva Hsiao. Nel corso della sua vita creativa, lui ha sempre cercato di trasmettere l’energia cosmica. “Il mio pessimismo deriva dal fatto che è difficile che la natura umana cambi“, diceva, dopo di aver viaggiato per mezzo mondo.

Destino e fortuna

Nonostante questo, i sentimenti erano sempre al centro delle sue attenzioni. “Cara Zhenru, hai sollevato la questione più grande, più difficile e universale della vita”, mi diceva, quando ne parlavamo. “Il ‘destino’ e la ‘fortuna’ sono i fattori determinanti, ma non c’è nulla di più bello che seguire il proprio ‘cuore’!“.

 

Hsiao Chin
Hsiao Chin (foto Enrico Cattaneo)

Hsiao Chin ha affrontato costantemente il tema della morte nel corso di tutta la vita. Suo padre, Hsiao Youmei, è mancato quando lui aveva sei anni, sua madre è morta cinque anni dopo. Dopo aver vissuto il dolore di perdere anche una figlia, creò serie di opere intitolate “Oltre la grande soglia”. Che significa superare la soglia della vita e della morte, rappresentando il processo di nascita, morte e rinascita eterna. Queste opere emanano una grande potenza, entrando nelle grandi questioni umane. Rivolgendo poi lo sguardo verso l’eternità, e manifestando un senso di grande libertà interiore.

Ognuno di noi, non è al mondo per la prima volta“, sosteneva. “Siamo stati qui per innumerevoli volte, per imparare e crescere. Più conosci le cose, più scopri che sai poco! Quindi, probabilmente avremo bisogno di venire ancora per un’ennesima volta su questa terra”.

Commenta con Facebook