Phillips presenta Legacies of Modernism, una mostra-vendita dedicata a un nucleo di opere di Günther Förg (1952-2013) provenienti dalla collezione di Mikael Andersen, aperta al pubblico negli spazi di Londra della casa d’aste dal 24 agosto al 6 settembre 2023.
Una mostra-vendita che celebra l’arte di Günther Förg, ma anche la profondo amicizia che legava l’artista e il collezionista Mikael Andersen, nata durante il tempo trascorso insieme alla Andersen’s Studio House in Danimarca, ovvero una residenza stabili per artisti ideata da Andersen. Entrambi, inoltre, ammiravano molto il lavoro dell’artista Sonja Ferlov Mancoba (1911-1984), tanto che il ricavato dell’evento contribuirà allo sviluppo del Padiglione dedicato a Sonja Ferlov Mancoba al Museo di Bornholm, in Danimarca. Per questo, oltre alle opere di Förg, in mostra sono presentate anche le sculture di Ferlov Mancoba, legata perlopiù a uno stile modernista.
Nato ad Allgäu, in Germania, nel 1952, Günther Förg è stato un artista multidisciplinare che ha prodotto un variegato corpus di opere, che comprende dipinti, sculture, ceramiche, fotografie e stampe. Assimilata l’eredità modernista, Förg ha poi sviluppato un proprio stile personale, incentrato su dipinti monocromatici e astratti su larga scala, come i vibranti Window and Grid Paintings. La mostra di Phillips si concentra proprio sul decennio astratto di Förg, ovvero quello che va dal 1993 al 2003. Con una selezione di dipinti, opere su carta, monotipi, ceramiche, sculture e fotografie, la mostra esplora il ruolo centrale di Förg nello sviluppo del genere.
Sonja Ferlov Mancoba, nata in Danimarca nel 1911, si è formata come artista e ha vissuto a Parigi per un periodo, dove è entrata in contatto con artisti come Alberto Giacometti, Joan Miró e Jean Arp. Dopo la seconda guerra mondiale, Ferlov Mancoba è tornata in Danimarca dove ha iniziato a lavorare con argilla e gesso alla realizzazione di esseri semi-astratti, figure guardiane e maschere. Ispirato da diverse tradizioni artistiche, come quella africana, egiziana, greca, indonesiana e norvegese, la ricerca spirituale divenne il principio guida della sua filosofia artistica.
Ed è proprio per sostenere la conservazione e la valorizzazione di queste opere che Mikael Andersen utilizzerà i proventi della mostra, destinati al Museo di Bornholm, in Danimarca. Progettato dall’architetto giapponese di fama mondiale Tadao Ando, il museo ha in mente di rafforzare il Padiglione dedicato a Ferlov Mancoba, dove sono conservate opere che sono state esposte anche in istituzioni importanti come la Danish National Gallery e il Centre Pompidou di Parigi.