“La Patience”, uno dei due dipinti di Balthus nella collezione dall’Art Institute of Chicago, arriva in asta da Sotheby’s a New York a novembre. Quota fino a 18 milioni
Il catalogo online di Sotheby’s è ancora “scarno”, non sono stati pubblicati tutti i lotti che andranno a comporlo. Ma tra pochi già presenti, spicca “La Patience” di Blathus, sia per la rarità con cui i suoi lavori di questo livello arrivano in asta sia per la provenienza: è infatti l’Art Institute of Chicago, dove è stato per 60 anni, ad averlo affidato alla casa d’aste che lo ha stimato tra i 12 e i 18 milioni di dollari. Il museo utilizzerà i fondi per le future acquisizioni.
Balthus ha finito di dipingere “La Patience” nel 1948 mentre si trovava in Svizzera. Aveva iniziato a lavorarci nel 1943. Raffigura la sua modella Jeanette Aldry mentre gioca a un solitario, la prima volta che Balthus esplora i giochi di carte nel suo lavoro.
Di Balthus compaiono regolarmente all’asta opere su carta, ma è raro che un dipinto significativo come questo arrivi sul mercato. Tra le più recenti apparizioni ricordiamo ”Thérèse sur une banquette” venduto da Christie’s nell’asta di “Impressionist and Modern Art” il 13 maggio 2019 per USD 19,002,500. Proveniente della collezione Dorothy e Richard Sherwood, era una tela del 1939 che ritrae una ragazza di 14 anni in bilico su una panchina, che lasciava intravedere la biancheria intima anche se non quanto in “Thérèse Dreaming” del MET di New York.
Faceva parte della stessa serie che ha scatenato anni fa una bufera di proteste contro il Met di New York. Forse ricorderanno in molti il clamore che aveva suscitato il dipinto esposto al Metropolitan protagonista nel dicembre del 2017 di una raccolta firme per rimuovere l’opera dal museo perché «promuove la pedofilia». La petizione aveva riscosso grande successo, era stata firmata da oltre 10.000 persone, ma il Metropolitan aveva rifiutato di spostare il dipinto.