Lotto 1018
Album a 1sarmonica contenente 129 stampe in formato oban verticale di artisti della scuola Utagawa, metà del XIX secolo: Kuniyoshi (1798-1861), Kunisada (1786-1865), Hiroshige (1797-1858) e altri. Molte delle stampe formano dittici e trittici ispirati alla storia del principe Genji, altre appartengono a serie di stampe singole ancora ispirate al Genji Monogatari o all'antologia poetica I Cento Poeti. Giappone, periodo Edo (1603-1868).
Stima € 2.200 - 2.400
200 lotti compongono l’asta di Arte orientale che Il Ponte ha in programma a Milanoil 23 ottobre 2023 (esposizione visitabile previo appuntamento con il dipartimento). Profonda l’attenzione dedicata alla Cina e alla sua tradizione manifatturiera.
Emblematica, in tal senso, la raccolta di vasi antichi cinesi che aprono l’incanto. Tra questi un vaso tarda dinastia Ming (1368-1644) dalla forma Hu in smalti cloisonnè (€ 1.500 – 2.000) e una ciotola in porcellana monocroma recante marchio Yongzheng, realizzata nel periodo compreso tra il 1723 – 1735 (€1.000 – 1.500). Ma anche due esemplari di vasi «famiglia rosa», uno a forma Tianqiuping del periodo della Repubblica (1912-1949) riportante il simbolo immortale delle “nove pesche” (€ 1.500 – 2.000) e l’altro a balaustro di grandi dimensioni abbellito da festose simbologie riferite al mondo animale e vegetale (€ 1.800 – 2.000).
Sempre nell’ambito delle porcellane si distinguono due piatti con motivi di draghi del periodo Guangxu (1875-1908): uno blu di Cina decorato dal tipico topos imperiale della caccia alla perla fiammeggiante (€ 800 – 1.200) e uno a bacile Famiglia Rosa sempre abbellito da draghi e con delle vivaci sinfonie di fiori policromi sullo sfondo (€ 2.200 – 2.400).
Il drago ritorna anche nella collezione di tappeti Ning-Xia, dove si distinguono un esemplare del XIX secolo impreziosito da intrecci di fili di rame argentato e destinato al Palazzo della “Suprema Armonia” (€ 1.600 – 1.800) e un esemplare di epoca successiva connotato da una ricca simbologia e policromia (€ 1.500 – 2.000).
In ambito prettamente scultoreo si segnala un nucleo raffigurante divinità taoiste, di cui una in bronzo dorato tarda Dinastia Ming (€ 2.000 – 3.000), una scolpita in giada nefrite verde spinacio poggiante su trono in legno sagomato (€ 800 – 1.000) e un Lama tibetano in bronzo dorato avvalorato da dettagliate incisioni (€ 2.500 – 3.000).
Infine, ad approfondire ulteriormente i miti del “Sol Levante” sono le 129 stampe dell’album a fisarmonica realizzate dai celebri artisti della scuola Utagawa nella metà del XIX secolo: Kuniyoshi, Kunisada e Hiroshige (€ 2.200 – 2.400).
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