Nell’attesa generale dell’anno di Biennale Arte 2024, che sulla carta si prospetta come qualcosa di unico, in Laguna le grandi istituzioni e fondazioni museali non perdono tempo per calare i loro assi nelle maniche
Dopo gli anticipi di stagione delle Gallerie dell’Accademia con De Kooning, la Collezione Peggy Guggenheim con Marcel Duchamp ed i Musei Civici a Cà Pesaro con il Ritratto Veneziano dell’Ottocento è il turno della Pinault Collection con due grandi mostre: Pierre Huyghe a Punta della Dogana e Julie Mehretu con Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin a Palazzo Grassi.
Cosa ci attende quindi? La mostra a Palazzo Grassi dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025 curata da Caroline Bourgeois (in collaborazione con l’artista) presenta oltre sessanta dipinti e incisioni di Julie Mehretu realizzati durante l’arco di venticinque anni, inclusi molti dei dipinti realizzati dall’artista tra il 2021 e il 2023. La mostra sarà visitabile sui due piani espositivi di Palazzo Grassi, ed includerà opere della Pinault Collection, oltre a prestiti provenienti dalla collezione dell’artista, da musei internazionali e da collezioni private.
Gli artisti e autori che affiancano l’opera di Julie Mehretu sono Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, ponendo in dialogo la pittura con la poesia, la scultura, il cinema, la voce e la musica. La pratica artistica di Julie Mehretu è caratterizzata da varie forme di collaborazione e conversazione sostenuta con altri artisti, dove mette in primo piano la relazione tra affinità intellettuali ed emotive e la produzione artistica, così facendo la mostra riporta un ritratto collettivo di una comunità artistica in dialogo costante.
Mentre a Punta della Dogana dal 17 marzo al 24 novembre 2024 ci sarà una grande mostra inedita di Pierre Huyghe a cura di Anne Stenne che presenta un vasto nucleo di sue opere alcune delle quali provenienti dalla Pinault Collection.
L’artista francese realizza la sua più grande esposizione ad oggi, trasformando Punta della Dogana in un medium dinamico, in una condizione transitoria dove il tempo e lo spazio come tutto ciò che lo attraversa, visibile o invisibile, diventano parte integrante delle opere d’arte. Pierre Huyghe con questa personale rimette in discussione la nostra percezione della realtà e propone, attraverso la costruzione di altre realtà possibili, di diventare estranei a noi stessi.
Conclude l’anticipazione degli eventi targati Pinault Collection la programmazione di Teatrino di Palazzo Grassi a partire da aprile 2024 con Edith Dekynd e l’opera “Song to the Siren”. Nell’autunno del 2022, Edith Dekyndt ha ripreso una giovane donna sdraiata nelle acque della laguna, accanto al Monumento della Partigiana che si trova lungo la riva, di fronte ai Giardini di Venezia. In quest’opera video, che sarà presentata nel Foyer del Teatrino di Palazzo Grassi, l’artista porta all’attenzione dello spettatore la possibilità di coltivare e di preservare la memoria, per scongiurarne una possibile ripetizione. L’opera fa parte di una serie di azioni nelle quali lo stesso gesto viene ripetuto presso monumenti storici pubblici, scelti in virtù della loro risonanza nella contemporaneità, i titoli degli interventi riprendono sempre i titoli delle canzoni assumendo un’eco aperto ed eterno.