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Gli eventi 2024 della Pinault Collection a Venezia

Pierre Huyghe Untitled (Human Mask), 2014 Pinault Collection Courtesy of the artist; Hauser & Wirth, London; Anna Lena Films, Paris © Pierre Huyghe, by SIAE 2023

Pierre Huyghe
Untitled (Human Mask), 2014
Pinault Collection
Courtesy of the artist; Hauser & Wirth, London; Anna Lena Films, Paris
© Pierre Huyghe, by SIAE 2023

Nell’attesa generale dell’anno di Biennale Arte 2024, che sulla carta si prospetta come qualcosa di unico, in Laguna le grandi istituzioni e fondazioni museali non perdono tempo per calare i loro assi nelle maniche

Dopo gli anticipi di stagione delle Gallerie dell’Accademia con De Kooning, la Collezione Peggy Guggenheim con Marcel Duchamp ed i Musei Civici a Cà Pesaro con il Ritratto Veneziano dell’Ottocento è il turno della Pinault Collection con due grandi mostre: Pierre Huyghe a Punta della Dogana e Julie Mehretu con Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin a Palazzo Grassi.

Cosa ci attende quindi? La mostra a Palazzo Grassi dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025 curata da Caroline Bourgeois (in collaborazione con l’artista) presenta oltre sessanta dipinti e incisioni di Julie Mehretu realizzati durante l’arco di venticinque anni, inclusi molti dei dipinti realizzati dallartista tra il 2021 e il 2023. La mostra sarà visitabile sui due piani espositivi di Palazzo Grassi, ed includerà opere della Pinault Collection, oltre a prestiti provenienti dalla collezione dellartista, da musei internazionali e da collezioni private.

Julie Mehretu
About the space of half an hour (R. 8:1)3, 2019-2020
Pinault Collection
Ph: Tom Powel Imaging
Courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery, New York

Gli artisti e autori che affiancano lopera di Julie Mehretu sono Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, ponendo in dialogo la pittura con la poesia, la scultura, il cinema, la voce e la musica. La pratica artistica di Julie Mehretu è caratterizzata da varie forme di collaborazione e conversazione sostenuta con altri artisti, dove mette in primo piano la relazione tra affinità intellettuali ed emotive e la produzione artistica, così facendo la mostra riporta un ritratto collettivo di una comunità artistica in dialogo costante.

Julie Mehretu​
Among the Multitude XIII, ​2021-2022​
Private Collection
Ph: Tom Powel Imaging
Courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery, New York

Mentre a Punta della Dogana dal 17 marzo al 24 novembre 2024 ci sarà una grande mostra inedita di Pierre Huyghe a cura di Anne Stenne che presenta un vasto nucleo di sue opere alcune delle quali provenienti dalla Pinault Collection.

Lartista francese realizza la sua più grande esposizione ad oggi, trasformando Punta della Dogana in un medium dinamico, in una condizione transitoria dove il tempo e lo spazio come tutto ciò che lo attraversa, visibile o invisibile, diventano parte integrante delle opere darte. Pierre Huyghe con questa personale rimette in discussione la nostra percezione della realtà e propone, attraverso la costruzione di altre realtà possibili, di diventare estranei a noi stessi.

Pierre Huyghe 
Untilled, 2011–12
Courtesy the artist; Marian Goodman Gallery, New York; Esther Schipper, Berlin.
Commissioned and produced by dOCUMENTA (13) with the support of Colección CIAC AC, Mexico; Fondation Louis Vuitton pour la création, Paris; Ishikawa Collection, Okayama, Japan.
© Pierre Huyghe, by SIAE 2023

Conclude l’anticipazione degli eventi targati Pinault Collection la programmazione di Teatrino di Palazzo Grassi a partire da aprile 2024 con Edith Dekynd e lopera Song to the Siren”. Nell’autunno del 2022, Edith Dekyndt ha ripreso una giovane donna sdraiata nelle acque della laguna, accanto al Monumento della Partigiana che si trova lungo la riva, di fronte ai Giardini di Venezia. In questopera video, che sarà presentata nel Foyer del Teatrino di Palazzo Grassi, l’artista porta allattenzione dello spettatore la possibilità di coltivare e di preservare la memoria, per scongiurarne una possibile ripetizione. L’opera fa parte di una serie di azioni nelle quali lo stesso gesto viene ripetuto presso monumenti storici pubblici, scelti in virtù della loro risonanza nella contemporaneità, i titoli degli interventi riprendono sempre i titoli delle canzoni assumendo uneco aperto ed eterno.

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