Il nuovo catalogo ragionato di Robert Indiana è disponibile gratuitamente su robertindiana.com. É la prima documentazione ufficiale ed esauriente della decennale carriera dell’artista pop americano, attivo dal 1955 al 2007. Comprende tutte le opere ufficialmente riconosciute, con la loro storia e espositiva e una selezione bibliografica.
Il progetto è firmato dal gallerista Simon Salama-Caro, che ha iniziato a lavorare con Indiana nel 1988 e dal 1995 è stato il suo rappresentante esclusivo a livello mondiale per produzione, vendita e promozione autorizzate di alcune delle sue serie di sculture più famose. Compresa, ovviamente LOVE. Al suo interno i dipinti e le sculture autentiche realizzate prima del 2007, raccolte nei registri dell’artista, delle gallerie e dei professionisti che hanno collaborato con Indiana. Un catalogo aperto, che verrà continuamente aggiornato man mano che nuove informazioni saranno disponibili.
In lavorazione dal 2000, il documento arriva finalmente a fare ordine nell’opera di Indiana, che le dispute per i diritti e la proprietà intellettuale del suo lascito hanno per ora sfavorito. Più che tra l’apprezzamento del pubblico, che ha potuto ammirare le opere dell’artista in tante piazze del mondo, così come nei musei e nelle tante mostre a lui dedicate, è stato il mercato a risentirne. Sebbene le sue vendite siano in crescita dopo la sua morte avvenuta nel 2018, avere chiarezza e stabilità sulla sua produzione non può che aiutare a infondere fiducia nei collezionisti.
Considerato una delle figure più importanti dell’arte americana dagli anni ’60, Robert Indiana ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo dell’arte dell’assemblaggio, della pittura hard-edge e della pop art. Indiana, autoproclamatosi “pittore americano di segni”, ha creato un corpus di opere altamente originale che esplora l’identità americana, la sua storia personale e il potere dell’astrazione e del linguaggio, stabilendo un’importante eredità che risuona nel lavoro di molti artisti contemporanei che utilizzano la parola scritta come elemento centrale della loro opera.