La casa d’aste tedesca Lempertz ha chiuso un 2023 di successo con un realizzo complessivo di 62,5 milioni di euro. Ecco il racconto dell’anno appena concluso della maison con una carrellata delle migliori aggiudicazioni, da un acceso dipinto chiave dell’Espressionismo alla Maddalena sognante del periodo caravaggesco di Guido Reni, fino all’arte tibetana
Isabel Apiarius-Hanstein, CEO di Lempertz, racconta con queste parole l’anno concluso: «In un mercato sempre più selettivo, ci aspettiamo buoni riscontri per le opere di alta gamma. I top lot del 2023 sono stati nel moderno e contemporaneo, che sono dipartimenti in costante ascesa. Siamo contenti di questo 2023, le vendite annuali sono state pari a 62,5 milioni di euro. Rispetto al 2022 si tratta di un aumento del 6%. Abbiamo raggiunto un’ulteriore crescita e proprio per questo motivo vogliamo guardare con successo al 2024, anno del nostro 225° anniversario».
Il protagonista assoluto del 2023 è stata un’opera chiave dell’Espressionismo: l“Autoritratto sdraiato” di Hermann Max Pechstein. La tela di grande formato e dai colori vivaci è stata dipinta nel 1909 durante il periodo di massimo splendore artistico di Pechstein che diventa protagonista di una nuova estetica.
“Il ghiaccio era rotto e la mia arte, in seguito chiamata dagli studiosi espressionismo, aveva trovato la sua strada” – ricorda Pechstein in un carteggio subito dopo aver dipinto l’opera. L’autoritratto mostra l’artista al centro della composizione impegnato a dipingere con la mano destra e a sostenere la tavolozza con la mano sinistra. Un’opera che è stata la protagonista di numerose mostre e che ora, dopo 90 anni di permanenza in una collezione privata renana, ha cambiato casa per 3.200.000€.
Un secondo dipinto che è stato grande protagonista del 2023 è “Insanity” di Albert Birkle. La precisione degli antichi maestri e lo spirito della nuova oggettività si riflettono nella pittura di Birkle, che cattura drasticamente le profondità della psiche umana. La morte si aggrappa all’indietro sull’uomo che ci guarda con gli occhi spalancati e lo tiene stretto nella sua presa. Negli anni ’20 espose il suo dipinto due volte a Berlino e una volta a Ulm, ma lo conservò fino al 1977, quando l’opera approdò in una collezione privata, per poi raggiungere il record price con Lempertz a 900.000€.
“Santa Maddalena” rara opera del periodo caravaggesco di Guido Reni ha rubato la scena della ricchissima asta dedicata agli antichi maestri di maggio 2023. La tela si distacca dalle precedenti rappresentazioni di Maria Maddalena deviando dalla tradizione iconografica e riproducendo un’immagine di vanitas sensibile e leggiadra. Questo dipinto inedito di Reni è stato mostrato al pubblico per la prima volta nell’ambito di una mostra alla Princeton University nel 1997. E’ stato venduto per 730.800€.
La creatività fiorisce dove le persone si sentono a proprio agio. Per Max Liebermann, il giardino della sua villa di Wannsee era un luogo di questo tipo e qui creò molti dei suoi dipinti. Nel 1909 acquistò l’ultimo terreno libero sul lago e vi costruì la sua villa e il suo giardino. Intorno al 1928, la sua attenzione artistica si concentrò in particolare sull’orto sul lato della strada della casa. Accanto alla casa del giardiniere, dove oggi si possono acquistare i biglietti per il Museo Liebermann, nelle aiuole e nelle bordure rigogliose trovò i soggetti che lo affascinavano particolarmente in quel periodo. Un importante esempio delle opere realizzate qui è “Blumenstauden am Gärtnerhaus nach Osten” aggiudicato da Lempertz per 680.000€.
Tutt’altro settore per un’altra opera che ha riscosso grande successo: il “Thangka tibetano del Buddha Amitabha”, il Buddha trascendente circondato da 190 Buddha bianchi, rossi, verdi, dorati e blu e fiancheggiato su entrambi i lati da un bodhisattva, seduto in vajraparyankasana con le mani in dhyanamudra su un monumentale trono di pavone. Indossa una sontuosa corona sormontata da un pinnacolo vajra. Orecchini voluminosi, numerose collane, braccialetti e leggings elaborati sottolineano il suo magnifico aspetto. Dietro Amitabha c’è un’aureola con un motivo di loto circondata da un’altra aureola a fondo rosso con viticci. Dietro di lui si erge un palazzo dall’architettura le cui nove torri sono formate da uno stupa decorato. Risultato: 541.800€.