Nell’ambito dell’iniziativa Capolavoro per Lecco, è esposta fino al 5 marzo 2024 al Palazzo delle Paure di Lecco la mostra Il mistero del Padre. Il segno di Michelangelo.
L’evento, come richiamato immediatamente dal titolo, pone al centro del percorso espositivo un’opera di Michelangelo Buonarroti, il Sacrificio di Isacco, datata 1530. Da questo soggetto prende spunto la riflessione centrale dell’esposizione, con il Sacrificio che assume il ruolo di elemento di connessione tra il mistero natalizio e quello pasquale, affermando che Gesù Cristo, nato a Betlemme, si configura come una figura equiparabile a un nuovo Isacco.
L’intenzione della mostra è dunque quella di presentare una visione innovativa del mistero del Natale, paragonando le due vicende e accendendo parallelismi tra loro. Se da sempre si ha la tendenza a mettere in rilievo la dimensione materna nella nascita di Gesù, è altrettanto vero che questo atteggiamento rischia tuttavia di trascurare il ruolo predominante del Padre nell’incarnazione.
Per farlo, come detto, l’esposizione incentra il percorso sul disegno di Michelangelo, il quale si ispira ai precedenti rinascimentali, ma allo stesso tempo ne amplifica la portata drammatica grazie alla torsione dei corpi che esalta il dialogo che intercorre tra Abramo e l’angelo. Una dinamica che l’artista riproporrà poi con grande successo nel Giudizio della Cappella Sistina. In tal senso il disegno condensa in sé gli elementi fondamentali del Michelangelo maturo.
L’opera risulta però essere solo il punto culminante di un percorso che immerge gradualmente il visitatore nella riflessione sul tema proposto. In particolare, lo fa attraverso i dipinti di Giuseppe Vermiglio, Sacrificio di Isacco, e le copie in bronzo delle due formelle a rilievo realizzate nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, raffiguranti lo stesso soggetto. Una successione che non è ripetizione, ma variazione e approfondimento su un tema che condensa in sé passione, inquietudine e spiritualità.