Print Friendly and PDF

Butterfly Institute Fine Art di Lugano inaugura con Vincenzo Cabianca

Dal 12 al 26 gennaio 2013, il Butterfly Institute Fine Art di Lugano, Svizzera, inaugura i suoi spazi completamente rinnovati proponendo una mostra monografica dedicata a Vincenzo Cabianca (1827-1902), considerato dalla critica “il più macchiaiolo dei Macchiaioli”.
Una rassegna, come ci spiega il curatore Tiziano Panconi, fra i nomi più prestigiosi della critica d’arte internazionale e considerato il massimo esperto della pittura italiana dell’800, ordinata con gli stessi presupposti di spettacolarità e rigore scientifico dovuti a qualsivoglia evento culturale di rango, sebbene le opere esposte, e questa l’assoluta eccezionalità dell’evento, siano tutte in vendita.
Una formula espositiva innovativa che coniuga le diverse esperienze maturate dall’Istituto sia in campo commerciale che culturale, offrendo agli spettatori la godibilità di un percorso eterogeneo destinato a appagare gli appetiti dei grandi appassionati d’arte europei. Attesi, infatti, al preview da Basilea, Parigi, Londra, collezionisti privati, direttori di importanti musei e agenti di istituti bancari per assicurarsi in anteprima i pezzi più importanti.

Alcuni dipinti sono veri e propri capisaldi della produzione dell’artista e, fra questi, strappato all’oblio di una semisconosciuta raccolta privata e ritornato sul mercato dopo cinquant’anni, il capolavoro di Cabianca, “Acquaiole della Spezia”.
La vasta tela, ci dice Panconi, è un’icona assoluta dell’arte ttocentesca e fa idealmente da pendant a “L’Alzaia” di Telemaco Signorini – aggiudicata in un’asta Sothebys del 2003 per 4,2 milioni di euro e altra punta d’eccellenza, anch’essa del 1864, della esigua produzione dei Macchiaioli – accomunata alle Acquaiole di Cabianca da quel particolare formato fortemente allungato longitudinalmente e schiacciato perpendicolarmente e da una vera e propria inondazione di luce che pervade le emblematiche e monumentali figure che animano le due straordinarie tele.
I Macchaioli sono il movimento artistico più importante del XIX secolo, secondo soltanto per fama agli Impressionisti, sebbene gli Italiani cominciarono il loro processo di profondo ammodernamento del linguaggio estetico e artistico già del 1856, facendo nascere l’arte moderna e ben in anticipo rispetto ai cugini francesi, la cui prima mostra fu tenuta al gabinetto fotografico Nadar di Parigi nel 1874, cioè quasi vent’anni dopo.
Vincenzo Cabianca fu il più trasgressivo dei novatori fiorentini e i suoi
quadri costituiscono un baluardo di avanguardia artistica e di potenza
espressiva, costruita attraverso l’utilizzo esasperato di forti contrasti luministici, frutto delle ricerche effettuate en plein air, nella metà dell’800 sulla costa ligure e tirrena.
Fra le opere esposte: “Monachina al chiar di Luna”, 1889, dove una semplice suora assume una dignità ieratica che niente concede all’aneddoto o al pittoresco, raccolta in meditazione nell’intimità mistica di un antico monastero, riparata dalla dolce luce lunare dalle tese del suo grande e bianchissimo cappello.
Fra i più acuti interpreti del lessico macchiaiolo Cabianca seppe unire la semplicità propria dei grandi concetti al sorprendente e inaspettato punto di vista del genio.

Butterfly Institute Fine Art
Viale Cattori, 5/A Lugano, Svizzera

dal 12 al 26 gennaio 2013 aperto tutti i giorni
dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30, pomeriggio su appuntamento; sabato
dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:30; domenica e festivi dalle 10:00 alle
13:00 e dalle 14:00 alle 17:30

tel. 0041 (0) 91. 6826222
www.butterflyinstitute.com
per info: Elisa Larese (dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 12:30)
rel.esterne@butterflyinstitute.com

Commenta con Facebook

  • Sono stato a visitare la mostra, davvero significativa e non poteva essere diversamente visto che è curata dal professor Tiziano Panconi che ho seguito già in passato, assistendo a un suo seminario e che considero un critico geniale.
    Cabianca è un esplosione di luce e colore, bravo nella sintesi del disegno soprattutto nel quadro Acquaiole della Spezia.
    Voto: 10 e lode!!!
    Francesco Panigatti (Milano)

leave a reply

*