Nell’asta di Arte Moderna di Dorotheum, il 22 maggio 2024 a Vienna, un disegno di Klimt e un dipinto di Picabia hanno superato le loro già elevate stime, consegnando alla maison austriaca un grande risultato.
Nell’anteprima d’asta l’avevamo segnalato tra i lotti da attenzionare, ma il disegno di Gustav Klimt in vendita da Dorotheum, a Vienna, ha superato le attese. Di gran lunga. Stiamo parlando di Figura seduta di fronte, realizzato nel 1908 in preparazione del dipinto Judith II. L’opera raffigura una donna con un lungo vestito drappeggiato da cui escono le gambe, all’altezza delle ginocchia, le quali dondolano facendo oscillare le scarpe col tacco. L’aria lievemente giocosa lascia presto il posto a una sensazione di malizia, esacerbata dalla spallina del vestito abbassata e dallo sguardo intenso del soggetto. Spesso, a proposito, la donna è stata indicata anche nella figura di Salomè, per via dei veli fluenti che sembrano alludere alla danza spesso associata alla più celebre delle femme fatale.
Del resto, anche questa volta il suo fascino non ha fallito, seducendo i collezionisti che hanno preso parte alla vendita. Stimato 120-200 mila euro, il disegno è stato venduto per 520 mila euro. Un risultato eccezionale che più che raddoppia la stima di partenza e posiziona il disegno nella classifica dei più cari mai venduti, tra quelli realizzati da Klimt. Dati alla mano, solo tre opere grafiche hanno fatto meglio di Figura seduta di fronte, con Die drei lebensalter che detiene il record del genere con 788,7 mila euro d’aggiudicazione.
Rimanendo nell’ambito della Secessione Viennese, anche un disegno a gesso di Egon Schiele è stato oggetto di una vendita significativa. Parliamo di Due donne, realizzato nel 1918, anno della sua morte, e venduto a 234 mila euro. Un buon risultato a fronte della stima di 180-240 mila euro, ma che non si posiziona certo nella classifica dei disegni più cari realizzati da Schiele, dal momento che si tratta proprio del medium prediletto dall’artista.
Altra grande aggiudicazione – anche questa anticipata, ma in ogni caso oltre le aspettative – è stata quella per Silene, ritratto realizzato negli anni Trenta dall’artista franco-spagnolo Francis Picabia. L’artista sovrappone vari elementi non per saturare la figura, ma per ottenere un effetto di trasparenza mediante l’accumulo di elementi figurativi, che risulta così surreale. Accade anche nel lavoro in questione, il cui titolo fa riferimento forse ai satiri greci (i Sileni appunto) o alla farfalla (Proserpinus proserpina) che comunemente prende il nome di Silene. Ad ogni modo l’opera, stimata 200-300 mila euro, ha trovato un nuovo proprietario per 481 mila euro, superando così di gran lunga le aspettative.