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Colasanti. Report attività primo semestre 2024

Il mercato dell’arte mondiale, al giro di boa dell’anno d’aste 2024, ci restituisce un’impressione di moderato ottimismo per il suo stato di salute. Trasversalmente, operando dovute proporzioni tra le dimensioni delle maison, si è riscontrata una tenacia costante nel proseguire sul solco di un eccezionale 2022 e un resiliente 2023, pur senza raggiungere i picchi, obiettivamente troppo elevati, toccati nei mesi post Covid. Se comparti storici, come quello old masters, sta fisiologicamente stillando sempre meno aggiudicazioni clamorose, nuovi dipartimenti legati al mondo del lusso (orologi e gioielli su tutti) portano nuova linfa a un sistema che non può fare a meno di migliorarsi costantemente, o almeno tenersi in pari con quanto fatto in precedenza. Se in molti segnalano l’instabilità politica globale come fattore sfiduciante per i collezionisti, parallelamente sembra emergere la necessità di investire in arte come bene rifugio, un asset le cui oscillazioni dipendono da criteri – come quello estetico, per esempio – che esulano dalle dinamiche economiche classiche a cui altri acquisti sono legati.

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2024 di Colasanti.

Colasanti ha tenuto 13 aste nei primi sei mesi del 2024, per un guadagno complessivo di € 1.998.000, migliorando il risultato raggiunto nello stesso segmento di tempo nel 2023, quando fu di € 1.792.000. L’asta più redditizia, in particolare è stata quella di Gioielli e Orologi, che ha raccolto da sola € 770.000. Esiti espressi in parole dalla maison, che commenta così il semestre, prefigurando anche le prospettive per i prossimi mesi.

Nel primo semestre del 2024, il mercato dell’arte ha mostrato una ripresa moderata rispetto allo scorso anno, segnando alcuni momenti salienti degni di nota. Le aste di primavera hanno visto un incremento delle vendite, con alcuni settori che hanno raggiunto cifre importanti. In crescita il dipartimento di Gioielli e Orologi, con una nuova conferma dell’aumento di interesse e investimento per beni rifugio, complice sicuramente l’instabilità geopolitica dovuta alle guerre in corso. Per il prossimo semestre, ci si aspetta che il mercato dell’arte continui a crescere e a fornire indicazioni rassicuranti ai collezionisti. Da parte nostra continua la ricerca di opere e beni selezionati, cercando di tenere alta l’asticella della qualità presente nelle nostre aste“.

I top price del primo semestre 2024:

Mario Buccellati anello con diamante naturale rosa
€ 110.000

Bulgari sautoir collezione Monete
€ 88.000

Ippolito Caffi, “La notte del 10 febbraio 1848”
€ 56.000

Giuseppe Viner, “La mietitura – La raccolta”
€38.000

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