Il mercato dell’arte mondiale, al giro di boa dell’anno d’aste 2024, ci restituisce un’impressione di moderato ottimismo per il suo stato di salute. Trasversalmente, operando dovute proporzioni tra le dimensioni delle maison, si è riscontrata una tenacia costante nel proseguire sul solco di un eccezionale 2022 e un resiliente 2023, pur senza raggiungere i picchi, obiettivamente troppo elevati, toccati nei mesi post Covid. Se comparti storici, come quello old masters, sta fisiologicamente stillando sempre meno aggiudicazioni clamorose, nuovi dipartimenti legati al mondo del lusso (orologi e gioielli su tutti) portano nuova linfa a un sistema che non può fare a meno di migliorarsi costantemente, o almeno tenersi in pari con quanto fatto in precedenza. Se in molti segnalano l’instabilità politica globale come fattore sfiduciante per i collezionisti, parallelamente sembra emergere la necessità di investire in arte come bene rifugio, un asset le cui oscillazioni dipendono da criteri – come quello estetico, per esempio – che esulano dalle dinamiche economiche classiche a cui altri acquisti sono legati.
Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2024 di Cambi.
Cambi riesce a migliorare il già ottimo fatturato conseguito nel primo semestre 2023 (20.117.728 euro), con un eccezionale risultato costruito nelle 59 aste (33 online) tenute nei primi sei mesi del 2024: 21.200.000 euro.
“Guardiamo con ottimismo alle future aste, confidando che queste tendenze positive continueranno a svilupparsi e a consolidarsi. Oltre alle nostre aste tradizionali, anticipiamo già che ci sarà un appuntamento di grande rilevanza nel mese di ottobre, l’asta 1000: “Opere e Arredi da un’importante Dimora Piemontese”. Un evento importante che si svolgerà nell’arco di tre giorni – 22, 23 e 24 ottobre 2024 – e presenterà una collezione piemontese di eccezionale valore, con oltre 1000 opere, appartenente a un collezionista eclettico che è stato nostro fedele cliente dal 2000. La collezione in questione è estremamente variegata e comprende pezzi unici che spaziano dall’Antiquariato agli oggetti del Novecento, inclusi capolavori della manifattura Lenci e opere di Gio Ponti, un’icona del design italiano. La collezione si estende anche alla pittura dell’Ottocento, con un focus particolare sulla Pittura Orientalista. La varietà e la qualità degli oggetti in asta testimoniano il gusto sofisticato di questo collezionista”
I top price del primo semestre 2024: