Giovanissimi e talentuosissimi giovani ballerini hanno chiuso il Nervi Music Ballet Festival 2024 domenica 28 luglio danzando sul palco dei Parchi alternandosi con le grandi stelle della danza dei più grandi teatri internazionali. Uno spettacolo che riscuote sempre successo, sin dalle edizione passate del 2021, 2022 e 2023, grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e lo Youth America Grand Prix, il più grande concorso e network dedicato al balletto a livello mondiale, realizzato in collaborazione con le migliori scuole e compagnie, come L’École de danse de l’Opéra de Paris, il Corpo di Ballo del Teatro Mariinsky, la John Cranko School dello Stuttgart Ballet, l’American Ballet Theatre e il San Francisco Ballet. Ogni anno, infatti, gli organizzatori perlustrano il mondo intero alla ricerca del talento, una ricerca che coinvolge 6 continenti e più di 30 paesi tra i quali, da cinque anni, figura anche l’Italia.
Questa quarta edizione di Stars of Today Meet the Stars of Tomorrow ha presentato un programma variegato e di grandi titoli, iniziato con il grand defilè su musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky in cui il numerosissimo gruppo di giovani danzatori ha riempito il palcoscenico facendo mostra dell’ottima preparazione tecnica ricevuta negli anni di studio della danza classica. Bravi tutti, dal più piccolo (davvero carino) fino a quelli più grandi. Tutti uguali, tutti perfetti, nell’esibizione della coreografia di Carlos dos Santos Jr. Giovani che hanno chiuso il primo tempo con un altro pezzo corale di tutt’altro stampo: Echad my Yodea. Un brano incalzante di stile contemporaneo sulla musica della canzone tradizionale omonima, coreografata da Ohad Naharin.
Sempre nel primo tempo si ha avuto modo di ammirare la stella del Mariinsky Ballet Maria Khoreva nel gran passo a due del Lago dei cigni assieme a Vsevolod Malevskyi dell’English National Ballet. Brillante la coppia Elisabeth Beyer e Brady Farrar, rispettivamente dell’American Ballet Theatre e dell’ABT Studio Company, nella sempre verde coreografia di Balanchine Star and stripes. I due, molto affiatati, si sono esibiti nel passo a due del balletto patriottico creato dal grande coreografo, andato in scena per la prima volta il 17 Gennaio 1958 al City Center of Music and Drama di New York.
Il secondo tempo si è aperto con l’esibizione delle giovani e graziose gemelle giapponesi Hinano e Yusei Yoshitake dello Yujkari Yoshitake Ballet Studio in Duet from Harlequinade di Marius Petipa, su musica di Drigo. Ma davvero straordinaria è stata la performance della giovanissima Crystal Huang, vincitrice per la sua categoria del concorso di quest’anno, nella difficile variazione da Esmeralda. La quindicenne cinese ha sfoggiato una tecnica impeccabile, cosa assai rara per una ballerina della sua età.
Avvincente il duetto maschile formato da Shale Wagman e Brady Farrar (già ammirato nella coreografia di Balanchine del primo tempo) in Hungarian dance, bellissimo brano coreografato da Marco Goecke sulle danze ungheresi di Brahms. In chiusura i giovani danzatori si sono esibiti assieme ai professionisti Constantine Allen del Dutch National Ballet, Cloe Misseldine dell’American Ballet Theatre e Maria Khoreva del Mariinsky Ballet in una suite da La Bayadere, balletto ambientato in India e fortemente permeato di quell’esotismo così di moda nella seconda metà del XIX secolo.
Il pubblico numerosissimo ha applaudito sentitamente gli artisti sul palco. Molti erano i genitori delle nuove stelle che sicuramente in cuor loro sognano che in un futuro ai loro figli possa accadere quanto è successo ai vincitori delle edizioni passate dell’YAGP, come Sergei Polunin, Kimin Kim, Vadim Muntagirov o Hannah O’Neill, Polina Semionova, Diana Vishneva e lo stesso Roberto Bolle. E noi glielo auguriamo di cuore.