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Filatelia. La storia del Jenny capovolto, una delle più grandi rarità degli Stati Uniti

Foglietto di sei del Jenny normale, stampato nel1923 in soli 100 esemplari. Al momento 40 quelli noti. In asta viene acquistato in cambio di 40.000 dollari.
Foglietto di sei del Jenny normale, stampato nel1923 in soli 100 esemplari. Al momento 40 quelli noti. In asta viene acquistato in cambio di 40.000 dollari.
Sono svariati i motivi che finiscono col trasformare un francobollo in origine normale in un esemplare più meno raro: la rarefazione, l’interesse, uno svarione occasionale o un errore nell’immagine. In qualche caso sono invece le Amministrazioni postali, a produrre francobolli pianificati per diventare rari.

Ed è proprio questo che è successo nel 2013 negli Stati Uniti dove, con un’operazione di geniale marketing, le Poste a stelle e strisce decisero di offrire a tutti i collezionisti la possibilità di mettere in collezione una riedizione del Jenny capovolto. Una delle più grandi rarità degli Stati Uniti. Legata all’introduzione del servizio postale mediante aeroplano che vide gareggiare molti paesi. Italia compresa. Qui la posta mise le ali il 20 maggio 1917 sulla tratta Torino-Roma. Poco meno di un mese dopo, il 27 giugno la posta tornò a volare, questa volta da Roma a Palermo. Per l’occasione vennero emessi due francobolli ottenuti soprastampando scritte celebrative su dei valori espressi allora in corso. Francobolli che ebbero una larghissima diffusione e che, anche per questo, sono piuttosto comuni.

Il 5 maggio del successivo 1918 ad entrare in campo furono le Poste a stelle e strisce, con un servizio al momento limitato alle tre più importanti città dell’est: Washington, Filadelfia, New York. Anche in questo caso vennero emessi appositi francobolli. Tre per la precisine, con valori rispettivamente da 6,16 e 24 cent. che corrispondevano ai tragitti. Si trattò di somme piuttosto importanti tenuto conto che per spedire una lettera bastavano 3 centesimi.

Unica blocco di quattro del Jenny inverted del 1918 con nel bordo il numero di tavola. Vale milioni di dollari.

Unico il disegno, dovuto a Clair Aubrey Huston con al centro di una cornice con valore e fregi, il biplano Curtiss JN-4 (detto Jenny, dalla lettura delle lettere j e n). Due i colori prescelti, uno per la cornice, l’altro per il biplano. All’epoca i sistemi di stampa erano modesti, se non rudimentali. Nel caso specifico, i due colori dovevano essere ottenuti con due passaggi in macchina: uno per l’aere, l’altro per la cornice. Nel caso del 24 cent, per una svista l’operatore mise in macchina per il secondo colore un foglio di cento esemplari rovesciato. Nacque così il ”Volo capovolto”, uno dei più rari francobolli degli Stati Uniti. Non tutti presentano, naturalmente la medesima quotazione, molto dipende dai singoli stati di conservazione.

Come accennato nel 2013 le Poste a Stelle e strisce decisero di far diventare raro il Jenny regolare e normale quello raro. Come? Con due edizioni del medesimo francobollo, proposte in piccoli fogli di 6, racchiusi in una elaborata cornice. Per imprimere il monoplano centrale venne utilizzata la placchetta del 1918, mentre la cornice subì delle modifiche essenzialmente per il valore, elevato da 24 cent a 2 dollari. E la corniche del foglietto a sua volta mostra la rotta del volo, il Museo postale nazionale e il pioniere dell’aviazione Reuben H. Fleet.

Complessivamente vennero stampati 13.200.600 esemplari, riuniti in 2.200.100 foglietti. Solo 100 del quali presentano il Jenny in posizione regolamentare, tutti i restanti rovesciato, messi in vendita chiusi in una confezione di plastica con un cartoncino che copriva l’intera superfice del foglietto. A casaccio cento di queste confezioni contenevano il raro foglietto col Jenny regolare. Finora, assicurano fonti statunitensi, ne sono stati individuati 40. E i restanti 60? Probabilmente racchiusi nella confezione non ancora aperta.

Foglietto con Jenny capovolto da 2 dollari stampato nel 2013 dalle Poste usa per permettere a tutti di poter mettere in collezione un’edizione di quello chein originale è un francobollo rarissimo.

Fin da subito fu faccia al foglietto normale, arrivando a pagare anche 25.000 dollari per un esemplare.Col passare del tempo la caccia si è tranquillizzata, trasferendosi nelle vendite pubbliche.  Proposto in incanto a stelle e strisce battuto recentemente da Robert E. Siegel è andato via alla base di 40.000 dollari.

Al palo è rimasto invece uno dei 100 esemplari con cornice rovesciata del 1918, forse non in conservazione impeccabile. D’altra parte nel corso degli anni questi francobolli sono passati da diversi proprietari e non hanno mancati di conoscere traversie con conseguenze più o meno importanti a livello di conservazione. Tra i vari reperti quello piò conteso è certamente il blocco di quattro con numero di tavola in basso. Vale qualche milione di dollari. A giugno 2009 la casa d’asta americana Sotheby’s lo propose con una forchetta iniziale di 5 – 7 milioni; si dovette “accontentare”, si fa per dire, di 4.860.000 dollari, ma molto di più dei 2 milioni e 970miladollari, spuntati  quattro anni prima, nel 2005.

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