Alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma un nuovo spazio espositivo e due mostre per festeggiare vent’anni di attività
Nelle mura della più antica delle fabbriche del quartiere romano di San Lorenzo, la Fondazione Pastificio Cerere celebra i suoi vent’anni di attività, cominciati nel 2024 grazie al presidente Flavio Misciattelli. Due decenni di creatività e cultura durante i quali la Fondazione si è affermata come polo di produzione artistica contemporanea, tra mostre, progetti, attività didattiche e scambi internazionali. Per l’occasione, due mostre a cura di Marcello Smarelli: “Angels – Cinquant’anni di storie del Pastificio Cerere” e “Anche il sole sorge” del giovane artista Wang Yuxiang. Così, la Fondazione cresce e si ingrandisce con un nuovo spazio espositivo progettato e realizzato dallo studio di architettura STARTT.
Fondazione Pastificio Cerere: una fucina di creativi
Il Pastificio Cerere custodisce una lunga storia di incontri, fucina di idee che ha visto passare tanti artisti e le loro creazioni, a partire dal “Gruppo di San Lorenzo”. Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella, Marco Tirelli furono i primi ad abitare l’edificio dandogli un nuovo significato: da spazi industriali ad atelier d’arte. In questo modo, a partire dagli anni Settanta il Pastificio divenne un punto di riferimento imprescindibile per la creazione contemporanea. Angels. Cinquant’anni di storie del Pastificio Cerere racconta il mezzo secolo di storia di uno dei più importanti poli della cultura a Roma.
Negli anni Settanta tra gli artisti che lavoravano nei nuovi atelier del Pastificio c’era anche Francesca Woodman: qui lei realizzò la celebre serie fotografica da cui deriva il nome della mostra. “Angels”: esseri umani con la duplice capacità di volare e al tempo stesso di cadere rovinosamente, come gli artisti. Questa è l’interpretazione che Marcello Smarelli suggerisce, guardando anche alla poesia di Wallace Stevens (L’Angelo necessario). Così, il curatore, con la collaborazione dello studio di architettura STARTT, ha realizzato un progetto espositivo ricco di opere e dei tanti nomi che hanno lasciato il segno sulle mura del Pastificio. Chi per un lungo periodo, chi per brevi tempi, sono molti gli artisti che hanno contribuito in qualche modo all’energia di questo posto.
“Angels. Cinquant’anni di storie del Pastificio Cerere” è una mostra ricca di opere, memorie e aneddoti. Dalle giocate a poker di Patrizia Cavalli con gli artisti di San Lorenzo alle visite di Enzo Cucchi presso lo studio del suo amico Giuseppe Gallo. Grandi artisti, amicizie, rapporti solidali e ricerche importanti: Achille Bonito Oliva intuì il valore di tutto questo e con la mostra “Ateliers”, nel 1984, aprì le porte degli studi al pubblico.
Arte contemporanea, internazionale e intergenerazionale
In mostra al Pastificio ci sono opere legate al passato e al presente della Fondazione, con lavori di anni trascorsi ma anche nuove opere, più contemporanee, che raccontano con uno sguardo presente. Nel percorso espositivo troviamo i lavori di Lara Almarcegui, Micol Assaël, Carl Andre & Ana Mendieta, Elisabetta Benassi, Thomas Berra, Patrizia Cavalli, Enzo Cucchi, Tomaso De Luca, Jim Dine, Flavio Favelli, Francesco Fonassi, Claire Fontaine, Corinna Gosmaro, Antony Gromley, David Hammons, Helena Hladilová, Adelita Husni-Bey, Margherita Moscardini, Elsa Peretti, Calixto Ramírez, Fabrizio Sartori, Namsal Siedlecki. Insieme a questi, quattro opere di Piero Pizzi Cannella, Agostino Iacurci, Riccardo Previdi e Francesco Simeti per la collezione permanente della Fondazione.
Non solo opere ma anche materiale d’archivio fanno di questa mostra una preziosa occasione per una restituzione completa di questo centro della cultura contemporanea a Roma. Affianco alla mostra più grande, “Angels”, è esposto anche il lavoro del giovane artista cinese Wang Yuxiang con cui la Fondazione prosegue la sua apertura oltre i confini nazionali. Si aggiunge anche l’intervento del collettivo Numero Cromatico, che per l’occasione ha contribuito con una serie di poesie sparse tra il Pastificio e le strade della capitale. È facile intuire il legame che rende speciale la Fondazione Pastificio Cerere: quello tra un passato ricco di valori e un futuro che ancora deve venire, in un dialogo costante tra nuove e passate generazioni di artisti, di critici, di fruitori, di pubblici.