Fuochi d’artificio (rigorosamente a olio su tela) di fine anno. La prima settimana di dicembre coincide con i botti conclusivi della stagione artistica, almeno per quanto riguarda il mercato dell’arte. Se il sole della Florida bacia il Convention Center di Miami Beach per la regina Art Basel in trasferta negli States, Londra e Parigi (tanto per cambiare) si contendono lo scettro di star del Vecchio Continente con gli ultimi incanti del semestre. Il Big Ben scandisce la Classic Week britannica, mentre dall’altra parte della Manica Christie’s accende i riflettori sul palcoscenico della Ville Lumiére. Il 4 novembre la maison di Pinault presenta infatti un’asta speciale dedicata a 60 opere d’arte del XX secolo appartenenti a Antoine e Simone Veil. Due figure note per aver contribuito alla società e alla cultura francese.
Questa collezione riflettei infatti la visione cosmopolita e la passione per l’arte dei Veil e la loro apertura verso diverse influenze culturali includendo dunque opere di artisti internazionali che hanno trovato a Parigi il loro luogo di espressione/hanno contribuito a definire la scena artistica della città. Tra gli artisti più rappresentativi figurano Zao Wou-Ki, Maria Helena Vieira da Silva, Jean-Paul Riopelle, Sam Szafran e Diego Giacometti. La stima complessiva dell’asta è di 2-3 milioni di euro, con il pezzo di punta che è il dipinto Vase de Fleurs di Zao Wou-Ki, stimato tra 500.000 e 800.000 euro, e un elegante tavolo greco disegnato da Diego Giacometti, stimato tra 200.000 e 300.000 euro.
La collezione, che include opere da ogni angolo del mondo, è una testimonianza del carattere internazionale di Parigi come centro di arte e cultura. I lavori di Zao Wou-Ki e Maria Helena Vieira da Silva, ad esempio, sono simboli dell’incontro tra tradizione e modernità. Senza titolo (1949) di Zao Wou-Ki, un delicato vaso di fiori, proviene dalla fase iniziale del suo lavoro e incarna l’influenza della sua formazione cinese. Questa opera, esposta in diverse gallerie internazionali, è ora proposta con una stima di 500.000-800.000 euro, mentre un altro dipinto dello stesso artista, Senza titolo (un parco), è valutato tra 300.000 e 500.000 euro. L’asta offre anche opere della storica famiglia Giacometti, con un focus su Diego Giacometti, la cui collaborazione con il fratello maggiore Alberto ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte. Tra i lotti più interessanti, spiccano il Chat Maître d’hôtel, un bronzo simbolico del 1949, e due tavoli di Diego Giacometti, il Table Grecque e il Table Torsade, entrambi stimati tra 200.000 e 300.000 euro.
Oltre alle opere di Giacometti, l’asta include anche dipinti che spaziano dall’astrazione alla figurazione. Tra questi, l’acquerello di Jean Hélion del 1944, che esplora l’evoluzione dell’arte del XX secolo, e il dipinto astratto di Gérard Ernest Schneider, Senza titolo (1956), che con le sue pennellate libere trasmette una pura emozione. Le stime per questi lavori vanno da 50.000 a 100.000 euro. Con un’offerta che attraversa decenni e stili, l’asta del 4 dicembre di Christie’s offre un’eccezionale opportunità di immergersi nel cuore dell’arte del XX secolo e nella visione cosmopolita di Antoine e Simone Veil. Possiamo dunque affermare ancora una volta che: Paris vaut bien une….enchère!