Blindarte presenta la sua nuova asta di Arte Moderna e Contemporanea, la numero 114. In vendita a Napoli il 27 novembre, le opere selezionate – tra eccellenze italiane e internazionali – sono esposte ora nella sede milanese (via Palermo, 11) della maison.
Un azzurro irradiato di pensieri confusi, di tracce rosse-arancio che palpitano dietro la superficie della gouache di Sol LeWitt. Sintesi estrema di Loopy Doopy, realizzata nel 1999 dal padre dell’arte concettuale e minimale americana, che nel titolo fa riferimento al sentimento confuso di quando si è un po’ alticci ed è difficile formulare pensieri che abbiano un criterio razionale. Di questa calma allucinatoria pare pervaso il lavoro, top loto dell’asta di arte moderna e contemporanea di Blindarte, con la stima di 120-160 mila euro.
Eco americana che risuona in Unfinished painting #2 di Mel Ramos (stima 120-180 mila euro), esponente tra i più noti della pop art, soprattutto per la caratteristica di unire le immagini dei fumetti più noti alle figure delle sensuali pin-up. Come accade nel caso dell’opera in catalogo, che l’artista realizza su una grande tela nel 1991 e che dipinge interamente e nei minimi dettagli, su sfondo lilla, pur dando al dipinto un intrigante e misterioso aspetto di incompiuto.
Ma ha un sapore del tutto italiano il nucleo più compiuto di opere in catalogo, con particolare riferimento al movimento della Transavanguardia, una delle massime correnti del secondo Novecento in Italia, teorizzata da Achille Bonito Oliva tra gli anni ’80 e ’90 e portatrice di un ritorno alla pittura dopo anni di sperimentazioni. Tra queste c’è Hotel di Mimmo Paladino, dipinto del 1987 di notevoli dimensioni (210×261 cm), molto materico, con elementi applicati o assemblati sulla tela. L’opera, stimata 100-150 mila euro, faceva parte della grande mostra La transavanguardia italiana, che nel 2011 a Palazzo Reale di Milano consacrava l’intera corrente.
Corrente di cui faceva parte anche Sandro Chia, in asta con ScenaAgreste (stima 60-80 mila euro), un grande dipinto (cm 219×138) coloratissimo e altamente rappresentativo della sua ricerca. Conserva un legame, non con la Transavanguardia, ma con Achille Bonito Oliva, il dipinto di Arnulf Rainer J Bonne (stima 100-150 mila euro), realizzato dall’artista austriaco nel 1988. Il lavoro, infatti, venne esposto nella mostra curata da Bonito Oliva La follia dell’Arte. Con le spinte centrali e verticalizzanti, rappresenta al meglio le pratiche performative dell’autore.
Tra le opere più interessanti e degne di nota va senza dubbio citata l’installazione di Jannis Kounellis (Untitled, stima 90-120 mila euro), opera emblematica della poetica del grande artista greco di origine, ma italiano di adozione, e padre indiscusso dell’Arte Povera. Le travi in ferro, il coltello appuntito, il giornale del giorno dell’esposizione sul quale quest’ultimo è arrotolato, il cappotto strappato dal taglio del coltello e così ad esso appeso, sono tutti elementi che rendono l’opera tra le più riuscite. Con un simile impianto concettuale troviamo anche Landkarte (stima 40-60 mila euro) di Joseph Beuys. Utilizzando i suoi materiali prediletti – feltro e grasso animale – l’artista ha realizzato una mappa del viaggio immaginario dell’artista attraverso la Germania.
Citiamo, in chiusura, altri highlight che emergono dal catalogo: Death by thej sea di Julian Beck (stima 50-70 mila euro); il grande e colorato dipinto di Shozo Shimamoto, eseguito a Punta Campanella nel 2008 e stimato 40-60 mila euro; così come il sangue su tela di Hermann Nitsch realizzato a Cuba nel 2012 e stimato 30-40 mila euro; la composizione cubista di Mauro Reggiani del 1934 (stima 15-20 mila euro); e la terracotta dipinta nel 1953 da Pablo Picasso dal titolo Le Barbu (stima 15-20 mila euro). Una carrellata che se non proprio loopy doopy, ci rende quantomeno eccitati in vista dell’asta.