L’asta di Dipinti Antichi e Dipinti del XIX Secolo regala soddisfazioni a Wannenes, che a Genova ha esitato due incanti dall’incasso complessivo di 1.8 milioni di euro.
Il più atteso era il San Giovanni Battista di Giovanni Luteri detto Dosso Dossi, olio su tavola del 1522 trasportata su tela nel 1867 e valutata 100-200 mila euro. E le previsioni non sono andate deluse: 300.1 mila euro l’offerta più alta per un’opera che si inserisce nel contesto della pittura emiliana del Cinquecento come sintesi perfetta della sensibilità artistica dell’epoca, una commistione di influenze raffaellesche e leonardesche.
Dalla stessa collezione milanese proveniva anche il Ritratto di giovane con berretto, fascia turchina e collare bianco di Vittore Ghislandi detto Fra Calgario, protagonista di una grande rivalutazione sulla stima (8-12 mila euro), aggiudicato per 62.6 mila euro. Percorso simile per Giambattista Tiepolo e il suo Sant’Antonio da Padova, che stimato 5-8 mila euro è stato in ultima battuta aggiudicato per 50.1 mila euro. Discorso analogo anche per il Cristo portacroce di Giovanni Pietro Rizzoli detto Giampietrino, olio su tavola stimato 8-12 mila euro e aggiudicato per 37.6 mila.
Rivalutazione che ha coinvolto in maniera sorprendente anche il Capriccio architettonico con la veduta di San Pietro, realizzato da un pittore attivo a Roma tra il XVII e il XVIII Secolo, che da una valutazione ipotizzata di 6-8 mila euro è stato venduto per 47.6 mila euro. Ottimi risultati, anche se più in linea con le stime, anche per Sant’Andrea apostolo di Giovan Francesco Barbieri, detto Il Guercino (stima 40-60 mila euro, venduto per 50.1 mila euro), per la Negazione di San Pietro di Giuseppe Vermiglio (stima 30-50 mila euro, venduto per 62.6 mila euro) e per la Visione di San Bruno di Sebastiano e Marco Ricci (stima 30-50 mila euro, venduto 43.8 mila euro).